Nasino. Sono ancora in atto i lavori per la messa in sicurezza della frana di località Costa a Nasino, che risale al 2008. Il sindaco del paese ingauno chiede alla Regione un intervento per completare i lavori.
“Stiamo cercando di intervenire con le nostre risorse e i contributi ricevuti per mettere in sicurezza i luogi dello smottamento avvenuto sul versante di località Vignoletto. Si tratta di un intervento molto complesso e articolato che sin dall’inizio comportava una spesa da un milione e mezzo di euro” spiega il primo cittadino Marino Alberto, che è anche segretario comunale di Cisano, Pieve di Teco, Erli, Onzo e Cosio d’Arroscia.
“Il Comune aveva chiesto finanziamenti a Regione e Provincia e abbiamo affrontato un primo lotto; ora sono necessari il secondo e il terzo lotto per completare l’operazione – aggiunge il sindaco – Il secondo lotto è stato finanziato dal Ministero dell’Ambiente per regimare l’acqua nella zona presso il palazzo municipale, interessata da infiltrazioni dannose. Il terzo dovrebbe essere finanziato dai fondi regionali per la difesa del suolo e ammonta a circa 500 mila euro”.
Da molto, quindi, si protrae il laborioso intervento sulla frana che per lungo tempo è stata in movimento. “Speriamo di completare le opere prima della fine del mio mandato nel 2014. Per questo chiediamo alla Regione un aiuto per ristabilire le infrastrutture e la viabilità minore, a partire dal completamento della strada d’accesso di località Beo. Era stata ostruita dal cedimento di roccia, caduto sulla Provinciale e nel rio Pennavaire. L’amministrazione del sindaco De Andreis aveva requisito alcuni terreni per realizzare un tracciato provvisorio da Beo al Comune alla frazione Costa”.
“Ora bisogna stabilizzare le opere provvisorie – conclude il sindaco – Anche per questa via d’accesso chiedo alla Regione la collaborazione per regolarizzarla e completarla”.







