Sono stati resi noti i risultati di un’indagine quinquennale, finanziata dalla Regione Liguria e dal Parco del Beigua, in cui sono state censite 99 specie di volatili.
“Va bene – dicono i volontari Enpa – Monitoraggi e censimenti sono importanti, come pure le manifestazioni, i convegni ed libri naturalistici sull’area protetta. Ma quand’è che si penserà ad organizzare, visto che fa parte dei compiti di un parco, il soccorso degli animali selvatici in difficoltà? Apprezziamo le iniziative del Parco del Beigua e della Regione ma vorremmo risposta alla richiesta di attrezzarsi direttamente, o convenzionarsi con l’Enpa, per soccorrere e curare i selvatici feriti, a cui da anni provvediamo a nostre spese e con nostri volontari”.
“L’anno scorso abbiamo raccolto un rarissimo gufo di palude che, in transito sulle aree del parco, era rimasto gravemente ferito dall’impatto con un’auto – ricordano i volontari – Il volatile è stato operato da un veterinario specializzato, sottoposto a convalescenza e prima riabilitazione presso il centro di cura savonese dell’associazione e quindi avviato ad una struttura specializzata di Livorno e poi liberato in una zona protetta, da cui ha potuto proseguire la migrazione. Un recupero importantissimo che ha però avuto costi notevoli per veterinari, medicinali, cibo, trasporti e attrezzature, ai quali l’associazione (privata e di volontari e senza alcun contributo statale), non sa più come far fronte e medita azioni legali”.
“Analoga richiesta (con identico esito) è stata inoltrata alle altre aree protette sui cui territori non ha competenza la Provincia, ai Comuni di Bergeggi, Albenga (Gallinara), Millesimo (Bric Tana) e Piana Crixia; mentre nelle aree della Provincia l’Enpa continua a soccorrere gli animali selvatici, malgrado la relativa convenzione sia scaduta il 31 dicembre scorso”.