Savona. Convocata dal Prefetto Gerardina Basilicata si è svolta ieri presso il Palazzo del Governo la riunione con i responsabili delle Stazioni Appaltanti, che ha fatto seguito a precedenti incontri del 1° agosto e del 5 dicembre 2011, sulle tematiche riguardanti le misure di prevenzione dalle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale e negli appalti.
Alla riunione hanno partecipato, oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine, i rappresentanti della Regione Liguria, della Provincia di Savona e del Comune di Savona, il vicesindaco ed il segretario generale di Savona, i sindaci di Altare, Arnasco, Calizzano, Carcare, Celle Ligure, Cengio, Ceriale, Cosseria, Laigueglia, Orco Feglino, Ortovero, Osiglia, Pietra Ligure, Quiliano, Stellanello, Tovo San Giacomo, Urbe, Varazze, Vezzi Portio e Villanova d’Albenga, nonchè rappresentanti di altri Comuni della provincia, rappresentanti della Camera di Commercio di Savona, della S.P.E.S. S.c.p.A., dell’Autorità Portuale, dell’Asl 2, dell’A.R.T.E., della Tpl Linea oltre a responsabili dell’I.P.S.- Insediamenti Produttivi Savonesi e del Consorzio per la Depurazione delle Acque di Scarico del Savonese S.p.A.
Durante l’incontro di lavoro sono state approfondite le tematiche inserite nelle disposizioni del D.P.C.M. 30/06/2011, emanato nell’ambito della legge 136/2010 (Piano straordinario contro le mafie), che prevedono l’adesione alla Stazione Unica Appaltante da parte delle Amministrazioni pubbliche, per salvaguardare gli appalti da possibili condizionamenti delle organizzazioni criminali ed è stato esaminato l’aspetto organizzativo e gestionale della Stazione Unica Appaltante, anche in relazione alla più recente legislazione.
La Prefettura, nelle more della definizione del documento relativo alla Stazione Unica Appaltante, trasmetterà, per la formale adesione in tempi brevissimi, alle Stazioni Appaltanti la proposta riguardante lo schema di “Protocollo di Legalità” – che può procedere parallelamente alla costituzione della S.U.A. – in cui sono previste specifiche intese per introdurre ulteriori forme e modalità di controlli preventivi, al fine di rafforzare le misure di tutela e prevenzione dell’economia legale: accertamenti al di sotto delle soglie degli importi previsti per gli appalti; verifica più puntuale dei subappalti; obbligatorietà degli accertamenti antimafia per le lavorazioni a rischio (movimentazione terra, fornitura di calcestruzzo, noli, ecc).