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Kubica testimonial per l’Avis, il dottor Brunetto: “E’ un combattente nato”

Savona. “Un combattente nato”. Così il dottor Brunello Brunetto, direttore delle Strutture Complesse di Anestesia di Pietra Ligure e Cairo, definisce Robert Kubica rievocando l’incontro durante l’emergenza di un anno fa, quando il pilota polacco si è schiantato durante il rally di Andora, rischiando di compromettere la sua carriera in pista.

E’ in piena partenza la campagna di sensibilizzazione per la donazione del sangue promossa dall’Avis, cui Kubica fa da testimonial con uno slogan eloquente: “Donare sangue è un gesto da campioni”.

“Ho conosciuto Kubica nell’urgenza del politrauma, lo operammo e lo anestetizzai in quella occasione; quindi ebbi numerosi colloqui: si è dimostrato uno sportivo intelligente e preparato, disponibile a questa campagna che si va concretizzando, rivolta ai donatori di sangue” osserva il dotto Brunetto.

“E’ stato un paziente giovane, nonostante l’importante carriera automobilistica già consolidata, con grandissima voglia di tornare a correre. Un combattente nato, ansioso di finire il suo iter di riabilitazione” conclude il medico.

Dopo il tremendo incidente, immediato fu l’intervento chirurgico, al Santa Corona di Pietra Ligure, per ridurre le fratture da parte del professor Igor Rossello del centro di chirurgia della mano. Il nosocomio pietrese diventò ben preso meta di visite da parte di tanti personaggi dell’ambiente, a partire da Fernando Alonso, seguito poi da Flavio Briatore, Tonio Liuzzi, Jean Alesi e tanti altri.

I segnali, ben presto, sono stati confortanti. Arrivato con un’amputazione subtotale dell’avambraccio, subito ricostruito, Kubica ha rapidamente ricominciato a muovere le dita della mano e, di comune accordo con il suo staff, ha deciso di continuare ad affidarsi alle cure dei medici dell’ospedale pietrese. Le frequenti operazioni sono state effettuate con successo dai medici del Santa Corona che, il 21 febbraio dell’anno scorso, lo hanno giudicato pronto per iniziare la riabilitazione, che perdura tuttora in attesa del suo ritorno in F1.