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Squash, “Trofeo Csain”: la Prima Categoria parla vadese con il trionfo di Massimiliano Bertola

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Vado Ligure. Lunga serie di incontri al Mediolanum Forum di Assago, in occasione del 1° “Trofeo Csain”, praticamente un festival dello squash che nella due giorni di sabato 12 e domenica 13 novembre ha visto la partecipazione di 90 giocatori circa, suddivisi nelle varie categorie.

Nei sette campi utilizzati si sono disputate oltre 150 partite e queste due giornate trasformano la struttura sopra citata in un immenso “formicaio” di persone. Giocatori, parenti, amici, curiosi: tutti a vedere la pallina sfrecciare nel campo, tra un muro e l’altro, disegnando geometrie degne dei più grandi maestri d’ingegno che la storia ci ha regalato nel corso dei secoli.

Applausi rivolti ai colpi più spettacolari, incitamenti e tifo quasi calcistico, dimostrano l’attaccamento a questo sport, al quale per la grande consacrazione manca solo l’entrata in quel paradiso chiamato Olimpiade. Le partite si susseguono alacremente e la strada che porta alla vittoria è disseminata di pianti, sconfitte, delusioni ma anche gioie, felicità, aspirazioni e non per ultimo esaltazione. Alla fine solo pochi alzeranno al cielo i trofei conquistati, ma ogni goccia di sudore versata è la semina per le future vittorie a venire.

Giovani, non più giovani e signori di mezza età, tutti accumunati con spirito sportivo da questa mitica pallina nera con due inconfondibili punti gialli e una misteriosa goccia d’acqua al suo interno ai più sconosciuta. Sì, i misteri rendono ancor più interessante ogni evento, e questo interesse poi diviene fascino e a sua volta desiderio di toccare per credere e poi, una volta toccato, come per magia, come per una forza innaturale e misteriosa si è portati a cominciare. Sì, a cominciare per poi giocare e restare affascinati da questo rimbalzo, che rimbalzo in verità non è visto che al contrario di altre palle questa tende a rallentare immediatamente la sua corsa.

Allora ecco la vera magia nell’esser pronti a colpire a più non posso per scaldare il liquido in essa contenuto e il gioco è fatto. Rispettate le rosse linee che delimitano il campo troviamo muri laterali, frontali e posteriori che sono sede di scambi e che rimettendo sempre in gioco la nera meteora trasformano anche i più miti sedentari in gladiatori della racchetta.

Arma dal peso contenuto ma in grado, se ben usata, di sprigionare grande potenza come la bocca da fuoco di archibugi e bombarde. Nei sogni di neofiti e atleti colpi magici che sbriciolano le mura di gioco sono l’apoteosi come di sfilate trionfali di grandi conquistatori e onori e glorie seguiranno lasciando indelebilmente scritto il loro nome nella storia di questo sport.

Al torneo Prima Categoria sono 14 gli iscritti. Siamo praticamente all’apice della piramide; giocatori completi tecnicamente e agonisticamente, i quali ora sperano solo nel grande salto di qualità, che purtroppo riguarda solo pochissimi eletti. E’ l’anticamera dell’eden squashistico, dopo si approda nei “Pro”, parola che per tutti significa toccare il cielo con un dito. Nella lista degli iscritti spiccano sicuramente i nomi di Stefano Verbena, Massimilano Bertola, Stefano Taiocchi, Andrea Gianfredi, la possibile sorpresa Luca Rambaldi e del simpatico Marcello Galli di Lugano, che ricordiamo è un maghetto dei giochi di prestigio, soprattutto quando in campo non fa vedere la pallina al suo avversario.

Semifinali. Nella prima semifinale troviamo Galli e Luca Rambaldi che a questo punto del torneo si propone alla grande come l’outsider di lusso pronto al gran colpaccio. Primo game equilibrato fino all’8 pari, poi Rambaldi riesce ad avvantaggiarsi e chiudere a suo favore per 11 – 8. Nel secondo gioco regna ancora sovrano l’equilibrio e questa volta Galli ha un match ball a disposizione che non sfrutta lasciando strada al rientro del suo avversario che riesce ancora ad imporsi per 12 – 10. Nel terzo parziale sempre combattuto punto su punto è ancora il milanese a piazzare la “zampata” vincente e così facendo approda in finale.

Nella seconda semifinale il mancino Verbena affronta Bertola che mette subito le cose in chiaro vincendo nettamente il primo game per 11 – 2. Anche nel secondo stesso andamento di gara e quindi stessa sorte a favore del ligure, siamo sul 2 a 0. Nel terzo parziale Verbena comincia a giocare meglio e riesce ad accorciare le distanze vincendo il game. Nel quarto gioco Bertola per non correre rischi aumenta il ritmo di gara e imponendosi per 11 – 5 conquista la finale.

In finale a Rambaldi manca l’ultima vittoria per consacrarsi come autentica sorpresa del torneo. Bertola vuole imporre la sua legge e parte “sparato” vincendo nettamente il primo gioco per 11 – 4. Nel secondo game il ligure non abbassa il ritmo di gioco e Rambaldi non riesce a sparare le sue proverbiali bordate e perde ancora con il risultato di 6 – 11. Terzo parziale senza storia: Massimiliano Bertola non scende di ritmo e con un altro secco 11 – 4 conquista vittoria e trofeo.

Questi i piazzamenti:
1° Bertola Massimiliano (Vado Ligure Squash)
2° Rambaldi Luca (Squashman Milano)
3° Verbena Stefano (Selmart Monza)
4° Galli Marcello (Squash Club Lugano)
5° Cannizzaro Andrea (Vado Ligure Squash)
6° Taiocchi Stefano (Sportpiu Curno)
7° Ferrari Silvano (Palasprint Parma)
8° Barra Danilo (Sporting Milano3)
9° Battaggia Gianluca (Magenta Squash)
10° Corso Massimo (Millennium Brescia)
11° Cazzola Filippo (Cadrezzate Fitness Club)
12° Mainetti Enrico (Millennium Brescia)
13° Valerani Alessandro (Squashman Milano)
14° Gianfredi Andrea (Biella Squash)