Liguria. Anci Liguria promuove “18 anni in Comune” l’iniziativa realizzata in collaborazione con Save the Children e rete G2 – Seconde Generazioni, nata in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e volta a promuovere il riconoscimento della cittadinanza alle seconde e terze generazioni degli immigrati in Italia.
La legge italiana, infatti, non riconosce automaticamente la cittadinanza a chi nasce in Italia se i genitori non sono a loro volta cittadini italiani.
Per acquisirla è necessario presentare un’apposita dichiarazione entro il compimento dei 19 anni di età, attraverso la quale si dichiara di esser nato in Italia da cittadini stranieri o di essere stato residente in Italia senza interruzioni fino al compimento dei 18 anni. Chi perde questa occasione potrà ottenere la cittadinanza solo con decreto del Presidente della Repubblica e dovrà dimostrare un reddito minimo.
“18 anni in Comune” nasce dalla consapevolezza che molti di questi ragazzi, nati in Italia da cittadini stranieri, così come le loro famiglie, non conoscono la normativa che regola la cittadinanza e l’impatto che questa ha sulla loro vita in termini lavorativi e di diritti civili.
Come afferma di presidente di Anci Liguria Marta Vincenzi “il lancio di questa attività in concomitanza con le parole espresse oggi dal Presidente Napolitano, che ha definito un’autentica follia, un’assurdità, negare la cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri, dimostra quanto sia importante questo tema per il futuro del nostro paese”.
L’iniziativa coinvolge in Italia quasi 15.000 ragazzi che diventeranno maggiorenni nel 2012 su un totale di circa 572.000 minori di origine straniera, di cui 78.000 nati nel 2010, il 13,9% del totale dei nati da residenti in Italia (con un aumento dell’1,3% rispetto al 2009).
Numeri importanti anche per la Liguria: secondo i dati Istat 2008 risiedono nei comuni capoluogo 6.577 minorenni stranieri nati in Italia su un totale di circa 19.000 minorenni stranieri residenti.
Anci Liguria chiede dunque oggi a tutti i sindaci liguri di aderire a “18 anni in Comune” e ad inviare a tutti i ragazzi e le ragazze neo diciottenni nati in Italia da genitori stranieri e residenti nel proprio Comune una lettera per informarli del loro diritto ad acquisire la cittadinanza, fornendo loro le informazioni e i recapiti utili a cogliere in tempo questa opportunità.
Come afferma il segretario di Anci Liguria Pierluigi Vinai “Questa iniziativa è importantissima: il tema della cittadinanza è fondamentale e tutti i sindaci devono sentirlo come proprio perché le seconde generazioni rappresentano per il nostro territorio una ricchezza enorme in termini culturali, economici e sociali. Questi ragazzi contribuiranno sempre di più nei prossimi anni alla crescita e allo sviluppo di quello che è, a pieno titolo, il loro paese”.
Grazie alla cittadinanza potranno godere di alcuni fondamentali diritti, tra cui essere iscritto alle liste elettorali e votare, muoversi liberamente all’interno dei paesi della comunità europea, accedere ai concorsi pubblici e quindi lavorare per gli enti pubblici o agli ordini professionali.
Ma, soprattutto, la cittadinanza significa, raggiunta la maggiore età o terminati gli studi universitari, non dover legare la propria permanenza in Italia ad un contratto di lavoro, potendo invece fare il proprio ingresso nel mercato del lavoro sulla base non solo della necessità ma anche delle proprie competenze e giuste aspirazioni.