Cronaca

Omicidio Manie, totale infermità mentale: assolto Matteo Giordano

Finale L. Assolto per un totale vizio di mente. Si è chiuso con questo verdetto, questa mattina, in Corte d’Assise a Savona il giudizio immediato per Matteo Giordano, 89 anni, il giardiniere che il 17 maggio scorso ha ucciso Rosanna Piattino, 65 anni, massacrandola con un’accetta all’interno del camping “San Martino” sull’altopiano finalese delle Manie.

Una sentenza che, visto lo stato di incapacità totale di intendere e di volere di Matteo Giordano (accertata dal perito Gianluigi Ruocco e che lo rendeva di fatto non imputabile), era attesa. Il tribunale ha però disposto che l’uomo sia ricoverato per 10 anni all’interno di un Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Al momento Giordano (assistito dall’avvocato Loredana Ermia) era detenuto nella struttura di Montelupo Fiorentino, ma il gip Emilio Fois, ritenendola inadeguata, aveva già chiesto all’Assistenza Psichiatrica Territoriale di trovargli un’altra sistemazione. Considerata l’eta avanzata dell’uomo, Giordano non è mai stato rinchiuso in carcere. L’89enne non ha mai risposto ai giudici e non ha mai chiarito esattamente i motivi del suo gesto omicida.

Stamattina, in aula, la famiglia della vittima si era costituita parte civile nel processo, ma vista la non processabilità dell’uomo i familiari della vittima non avranno la possibilità di ottenere un risarcimento danni.