Liguria. Le strade urbane rimangono quelle più a rischio per gli incidenti: tre su quattro (il 75,6%) nel 2010 – rileva il rapporto Istat-Aci – si sono verificati in città, con 1.759 morti (in diminuzione del 7% rispetto all’anno prima), il 43% del totale e 218.383 feriti (il 72%).
Ma sono le autostrade le arterie più pericolose: a fronte di un numero limitato di impatti, appena il 5,7% del totale ci sono stati 376 morti (oltre il 9%), e soprattutto è un dato in aumento rispetto all’anno prima: più 7,4%. “Si tratta di dati in controtendenza”, ha osservato il presidente dell’Aci, Enrico Gelpi, “in tratti in cui non c’é il tutor, che invece garantisce il flusso di traffico e abbassa lo stress”.
L’indice di mortalità più alto però si registra sulle strade extraurbane, con 5 morti ogni 100 incidenti. Gli incidenti sulle strade urbane sono meno gravi, con 1,1 morti ogni 100. Ma ci sono notevoli differenze tra le città. Più pericolosi gli incidenti a Verona (indice a 1,7) e (1,6) Palermo, che a Milano e Bari (0,5). Quest’ultima città, assieme e Torino e Trieste ha superato l’obiettivo europeo del dimezzamento delle morti in un decennio.