Cronaca

Alluvione, Vaccarezza: “Misure automatiche in caso di allerte meteo. Non bisogna lasciare da soli i sindaci”

Murialdo - militari al lavoro costruzione ponte

Savona. La consapevolezza che la perturbazione, nel Savonese, è stata meno intensa del previsto ma anche che la macchina dei soccorsi ha funzionato bene. “Speriamo di non essere mai messi alla prova come è successo a Genova, ma la costante presenza sul territorio, l’essere stati allertati in tempo, l’ottimo lavoro di coordinamento della Prefettura, ci hanno permesso di affrontare al meglio la situazione e di verificare sul campo che la macchina dei soccorsi e ben oliata”, è il commento del presidente della Provincia Angelo Vaccarezza in una giornata che vede il sole fare capolino in Riviera.

Nel giorno in cui Genova piange le sue vittime il numero uno di Palazzo Nervi vuole tenere alla larga le polemiche e sostituirle con una proposta concreta: stabilire a priori quali interventi adottare in caso di allerte meteo di vari livelli senza lasciare ai singoli la responsabilità di decidere cosa fare. “A Genova ci sono stati sei morti, a loro e ai familiari va il nostro rispetto e cordoglio – dice Vaccarezza – In merito alle discussioni di questi giorni dico solo che gli amministratori vanno aiutati: dobbiamo raggiungere un punto di incontro tra tutti coloro che si occupano di protezione civile e di amministrazione, dando una mano a chi è investito di responsabilità. L’allerta 2 è un grado di allerta importante ma, in 23 anni di amministrazione, so bene quanti avvisi di questo tipo ci arrivino. L’unica cosa da fare è raggiungere un accordo s u quali siano gli interventi automatici da adottare in questi casi, senza che nessun sindaco debba assumere su di sè il peso di una scelta simile. In un Paese serio come il nostro non si può lasciare ai singoli una tale responsabilità”.

“Cos’avrei fatto io? Avrei chiuso le scuole, ma questo non è un giudizio su Marta Vincenzi – prosegue Vaccarezza – Il nostro è un Paese civile che ha strumenti importanti per agire in questo senso, dall’Arpal alla Portezione civile: diamo una mano agli amministratori e facciamo in modo che possano utilizzare al meglio questi strumenti. Se il tutto viene lasciato ad una libera scelta del sindaco di turno si sbaglierà sempre: se chiudi le scuole e poi non piove, se non le chiudi e poi arriva un nubifragio assassino”.

“Un’altra cosa voglio dire: in questi anni abbiamo saccheggiato a dismisura il territorio e non abbiamo i soldi per curarlo. E allora mi unisco all’appello di Claudio Scajola che ha chiesto al ministro Tremonti che, per tutto ciò che riguarda la Protezione Civile e la vita delle persone, ci si possa dimenticare del Patto di Stabilità. Abbiamo soldi pronti per domani mattina e necessari per il ripristino di frane, argini di fiumi, arenili e per le varie criticità: usiamoli. Altrimenti è inutile andare in tv e fare tante belle parole: si continueranno a piangere i morti”, conclude Vaccarezza.