Noli. Gli è stata fatale un’immersione in apnea: un uomo di 65 anni, Catello V., è deceduto nella tardata serata mentre praticava diving nello specchio acqueo di Capo Noli. Di origini calabresi, ma residente in provincia di Torino, era abituato a praticare piccole immersioni in solitaria e conosceva molto bene la zona nella quale ha perso la vita.
Secondo una prima ricostruzione, a dare l’allarme sarebbe stato il figlio quando, non vendendo rincasare il padre oltre l’orario previsto, è andato a cercarlo in spiaggia; dopo aver notato lo zaino del padre, ma non vedendolo nuotare in nessun tratto di mare, ha chiesto aiuto.
Sul posto è immediatamente intervenuta la motovedetta CP 863 della Capitaneria di Porto di Savona, oltre ad un mezzo dei vigili del fuoco, i quali a loro volta hanno richiesto l’intervento del nucleo sommozzatori del corpo con base a Genova. Sono intervenute inoltre la Croce Bianca di Finale Ligure e la Bianca di Noli, insieme all’automedic Sierra 2.
L’oscurità non ha agevolato le ricerche, che hanno interessato tutta la zona che da Capo Noli sino alla spiaggia del Malpasso. Il corpo esanime del 65enne è stato infine individuato verso le 23 e recuperato: una volta issato a bordo del mezzo dei vigili del fuoco, è stato condotto nel porto di Finale Ligure.
Il medico che ha constato il decesso del sub ha riconosciuto i segni dell’annegamento quale probabile causa della morte, ma a chiarire la dinamica esatta dell’accaduto sarà l’autopsia, come stabilito dal magistrato di turno Giovanni Battista Ferro, che ha disposto il trasporto della salma nella camera mortuaria dell’ospedale Santa Corona.
Pare che Catello V. abbia sofferto di alcuni problemi ad un timpano durante un’immersione la scorsa settimana, e che quella odierna fosse la prima immersione dopo quel lieve incidente. Non è da escludere che quanto accaduto possa essere messo in relazione al problema dei giorni scorsi.















