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Rissa alle Caravelle, patteggiano i 3 giovani coinvolti: uno resterà in carcere

Savona Tribunale

Ceriale. Si è chiuso con tre patteggiamenti, uno a quattro e gli altri a due mesi di reclusione, il processo per direttissima che vedeva imputati i tre giovani protagonisti della rissa al parco acquatico Le Caravelle di Ceriale. La pena più alta, questa mattina, è stata inflitta a Patrizio Ascanio, 23 anni, loanese, che avendo precedenti non ha potuto tra l’altro beneficiare della sospensione condizionale. Per suo fratello Massimo, 28 anni, e per l’altro giovane coinvolto nella lite, Taleb El Ghazali, marocchino diciottenne, la condanna è stata più lieve ed il giudice ha concesso la sospensione.

I tre erano venuti alle mani dopo una banale discussione: giovedì scorso, all’avvicinarsi dell’ora di chiusura del parco acquatico, uno sguardo di troppo aveva infatti innescato la scintilla. Un minorenne marocchino che era in compagnia del connazionale maggiorenne avrebbe indirizzato a lanciare ammiccamenti ed occhiate alla compagna di Patrizio e da lì sarebbe scaturita la rissa, iniziata nella pista della discoteca e proseguita poi nella zona dei guardaroba. “Perché hai guardato la mia ragazza? Come ti permetti?” e via con gli insulti reciproci e, in breve tempo, i tre erano venuti alle mani.

Alcuni dei presenti, anziché cercare di fermarli, si erano messi a fare il tifo, chi per i due fratelli, chi per il ragazzo marocchino. I dipendenti del parco divertimenti però si erano accorti di quanto stava accadendo ed avevano allertato il 112. I carabinieri, dopo aver diviso i contendenti, li avevano arrestati per rissa. Uno dei tre ragazzi si era anche fatto medicare alcune lesioni (prognosi 5 giorni).