Politica

Riorganizzazione sanitaria: l’intervento di Marco Melgrati in consiglio regionale

Marco Melgrati

E’ inammissibile chiudere e vendere le Rsa di Alassio e Varazze per fare cassa e quindi trasformare i due plessi in alloggi di seconde case. Come è inammissibile la intenzione, da parte della Regione, di chiedere al Comune di Alassio il cambio di destinazione d’uso in alloggi per seconde case della Rsa di Alassio.

E’ inaccettabile che i Pronto Soccorso di Albenga e Cairo vengano così fortemente depotenziati. Qui si parla non solo di creare gravi danni e disagi alla popolazione ma di ridurre drasticamente l’offerta sanitaria del territorio che vede di fatto un pesante declassamento dei due ospedali.

Intervengo sulla questione della razionalizzazione della rete di cura e assistenza, che non è il mio settore specifico di competenza ma alcune cose sento il dovere di dirle. Ho apprezzato che il Presidente della III Commissione Quaini abbia detto questa mattina che bisognava calare i parametri dell’agenzia alle realtà territoriali, in particolare a quelle che sono le realtà dei pronto soccorsi. E ci ha anche detto che l’analisi e le problematiche relative ai pronto soccorsi saranno rinviate a settembre. Credo che rimandare a settembre sia solo un posticipare la problematica, bisogna invece affrontarla e sentirla in maniera particolare, perché non possiamo pensare che la soluzione alla spesa sanitaria sia declassare i pronto soccorso, e penso naturalmente alla mia provincia che rischia di vedersi declassare i pronto soccorso di Cairo ed Albenga.

Una eventualità che non è assolutamente accettabile da parte della popolazione di queste aree territoriali che ha difficoltà gravi di viabilità legate al clima nel periodo invernale , e parlo della Val Bormida, e legate al traffico su Aurelia e autostrada nel periodo estivo per il ponente e l’albenganese. Non si può passare sopra la pelle dei cittadini, non si può pensare di tagliare servizi quando ci sono sprechi evidenti che si possono invece razionalizzare. Come non si può pensare di fare cassa chiudendo e vendendo, come è scritto nel prospetto di bilancio dell’Asl n. 2, le Rsa di Alassio e di Varazze, due presidi ospedalieri di lungo degenza importantissimi per la nostra realtà territoriale. Pensare che questi plessi vengano ceduti per essere trasformati in appartamenti è veramente inconcepibile perché sono stati lasciati da munifici donatori ai comuni di Alassio e di Varazze e che solo la legislazione nazionale ha trasferito come proprietà dai comuni alle asl. Già sono stati svuotati di contenuti ma hanno ancora strutture e servizi importanti e fondamentali, quindi non i può pensare di tagliare questi “rami” bisogna tagliare gli sprechi, ribadisco.

Il fatto di demandare ai direttori generali le scelte è una cosa che rimane scritta, ma di fatto la strategia, la regia è sempre quella dell’Assessore Montaldo, quindi questo piano vada verificato e, come dicevano i miei colleghi, non possiamo pensare di votare contro, ma dobbiamo vigilare sull’applicazione di questa riorganizzazione. Voglio ancora una volta ricordare, diversamente da quanto viene detto in quest’aula sempre e comunque, non c’è stata una diminuzione di trasferimenti da parte dello stato, quindi dal governo di centro destra, destinati alla sanità per la Regione Liguria, anzi negli anni, e anche quest’anno,c’è stato un leggero incremento. E questo la dice lunga sulle responsabilità della disorganizzazione, dello spreco, della incapacità di questa amministrazione regionale di sinistra di governare i processi della sanità in Liguria. Si parla sempre di disavanzo della sanità ligure, miracolosamente il bilancio si pareggia sotto elezioni e una volta passate queste si riforma nuovamente il buco… e ovviamente la colpa ricade sempre sul Governo, ingiustamente.
Quindi non ci sono giustificazioni, l’unico concetto è che questa amministrazione di sinistra non riesce a gestire la politiche sanitarie in maniera corretta, non riesce ad andare in pareggio o in saldo positivo sulla sanità nonostante vi sia un trasferimento da parte dello stato sempre leggermente superiore anno dopo anno. Questo è quindi un vulnus grave di questa maggioranza, poiché la sanità rappresenta la quasi totalità del fondo che la Regione gestisce.
Quindi questa riorganizzazione che sulla carta potrebbe essere una buona cosa deve essere assolutamente verificata sul campo e noi saremo qui a vigilare perché ciò accada.

Marco Melgrati, consigliere regionale Pdl