Finale L. Se sulla Val Ponci il Comune di Finale Ligure ha avviato una fattiva collaborazione con Legambiente, ben più distanti restano le posizioni sui due progetti chiave del futuro finalese: le aree Piaggio e le aree Ghigliazza. Lo ha precisato lo stesso Sergio Uras, della sezione finalese di Legambiente: “Su Piaggio abbiamo ritirato il ricorso al Tar, ma speriamo che questa volta la variante in discussione possa ridurre al minimo le volumetrie del fronte mare a tutela del territorio”.
“Abbiamo un colloquio costruttivo – ha risposto il vice sindaco Giovanni Ferrari -. Il ritiro del ricorso mi sembra eloquente del dialogo aperto con Legambiente e sulla variante coinvolgeremo al massimo le associazioni ambientaliste”.
“Sulle aree Ghigliazza le nostre posizioni rispetto all’amministrazione comunale restano distanti: riteniamo assurdo che il privato dopo aver guadagnato per anni dallo sfruttamento della cava debba ora ricavare profitto anche per la messa in sicurezza – aggiunge l’esponente di Legambiente -. Anche dallo studio di impatto ambientale ci sembra che l’opzione O sia solo abbozzata e la messa in sicurezza non sia quindi completa, senza contare che la realizzazione dell’impianto fotovoltaico in grado di soddisfare il 60% del fabbisogno energetico cittadino così com’è è di fatto irrealizzabile” aggiunge Uras.
Quanto alle soluzioni proposte dall’associazione ambientalista finalese: “Optare per un intervento che preveda poche volumetrie, che permetta al privato di rientrare dalle spese per la rinaturalizzazione delle aree, o ancora procedere con una vera opzione O, cioè una messa in sicurezza per rendere il sito fruibile per nuovi utilizzi” conclude Uras.