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Andora, furto di borsa all’interno di una pizzeria: patteggiano i due sudamericani

Savona - Tribunale

Andora. Sono stati giudicati per direttissima questa mattina, in tribunale a Savona, i due sudamericani, I.G.C.A., 49 anni, nato a Habana (Cuba) e B.A.V.L., di 23, nata a Lima (Perù), residenti entrambi a Torino, che erano finiti in manette, ieri sera, ad Andora dopo aver rubato una borsa all’interno di una pizzeria. I due hanno patteggiato: sei mesi di reclusione e 140 euro di multa lui (che era recidivo), mentre quattro mesi di reclusione è stata la pena (sospesa) per la ragazza.

Gli strani movimenti della coppia erano stati notati da alcuni commensali insospettiti dall’atteggiamento di due persone che, senza consumare, si erano presto date alla fuga a bordo di un’auto di cui gli attenti osservatori avevano pensato saggiamente di prendere la targa. Di qui, la chiamata al 113 e l’attivazione delle pattuglie del commissariato alassino che aveva organizzato controlli lungo tutta l’Aurelia. Alla fine la macchina, con a bordo 4 persone – tre uomini e una donna – era stata intercettata nel centro di Alassio ed era scattata la perquisizione. Dopo un maldestro tentativo di giustificare la presenza in auto di una borsa del tutto simile a quella rubata, la donna, sudamericana, era stata fermata insieme al suo complice, mentre gli altri due uomini erano stati ritenuti estranei ai fatti.

Il cubano in aula si è scusato davanti al giudice: “Sono senza lavoro e ho 4 figli da mantenere a Cuba. Non sapevo come fare per trovare dei soldi per loro” ha tentato di giustificarsi.