Politica

Acqua pubblica e nucleare, i giovani de La Destra in campo per il sì al referendum

Varie 10

Savona. Anche a Savona, così come nelle altre province liguri, i giovani de La Destra sono scesi in campo per dire sì all’acqua pubblica. Lo hanno fatto tramite volantinaggi ed esponendo striscioni.

“Sono state iniziative – spiegano – attuate per continuare il nostro progetto, denominato H2O, creato nel 2006 e per invitare i cittadini ad andare a votare”.

“L’acqua è un bene di tutti – sottolineano i giovani de La Destra – , non è la solita retorica politica, ma una denuncia di chi vuole lucrare ai danni dei cittadini, che lavorano onestamente e non hanno alcun diritto a vedere la metà dello stipendio impegnato per pagare le bollette dell’acqua, sempre più care e sempre più gravose per il bilancio familiare già provato dalla crisi economica”.

“Parliamo di cose concrete – dichiarano -: nel 2009 un quotidiano locale già denunciava un aumento del prezzo dell’acqua del 9,1% a Genova e dell’8,2% a La Spezia, aumenti nettamente superiori alla media nazionale (5,4%)., Se non bastasse analizziamo una bolletta del savonese: l’acquedotto è di proprietà dell’Unicredit, che di pubblico non ha nulla, l’acqua ha persino un costo ragionevole (0.40 euro/metro cubo), ma a gravare sul cittadino ci sono le quote fisse (7 euro in media), le spese di depurazione e i servizi ambientali (5%), insomma se non si aprisse mai il rubinetto la bolletta sarebbe sempre e comunque di circa 10 euro”.

“Solo lo Stato – affermano i giovani de La Destra – può garantire determinati servizi (depurazione e servizi ambientali) a costi ragionevoli perché il suo obiettivo non è ‘spremere’ il cittadino per guadagnarci il più possibile, ma fornire quei servizi essenziali a cui ognuno di noi ha diritto. Agli imprenditori lasciamo la produzione e la commercializzazione dei beni tangibili, allo Stato lasciamo l’acqua!”.

“Sul nucleare – proseguono la nostra posizione è chiara: sì alla abrogazione, perché ancora una volta guardiamo al portafoglio del cittadino, la costruzione di centrali nucleari di ultima generazione ha dei costi eccessivi. Meglio investire i soldi pubblici nelle energie alternative, la nostra regione, è molto ventosa ed è luogo ideale dove far sorgere parchi eolici; per non parlare del più accessibile fotovoltaico, i nostri consiglieri comunali si battono da sempre per l’installazione sui tetti delle case dei pannelli solari per coprire il fabbisogno energetico ottenendo anche un sensibile risparmio in bolletta. L’impegno deve andare a ridurre i costi e la burocrazia per l’installazione di queste preziosi energie alternative”.

“E poi qualcuno si è chiesto quanto ci costerà lo smaltimento delle scorie delle centrali nucleari? Insomma – concludono – va da sé che la risposta all’approvvigionamento energetico nazionale non può essere quella del nucleare, troppo costosa e incapace di dare benefici nel breve periodo”.