Sassello. Anche il Comune di Sassello è alle prese con la trasformazione istituzionale che, dalla soppressione delle Comunità Montane, vedrà nascere le Unioni dei Comuni. “In questa fase stiamo attraversando un momento di grande confusione che ricade non solo su noi piccoli Comuni ma anche sui cittadini. La situazione è molto critica, siamo allo sbando e nella totale incertezza del diritto”. A dirlo è il sindaco di Sassello, Paolo Badano, che riferisce: “C’è sconforto soprattutto tra i piccoli enti come Sassello. Non riusciamo ad avere fiducia negli apparati regionali e provinciali che ci chiedono di trovare una soluzione condivisa quando dovrebbero essere proprio loro a mostrarci come fare”.
“Tutta questa incertezza preme naturalmente anche sui cittadini. Infatti le pratiche aperte gestite dalle Comunità Montane per ora sono in attesa di essere evase da un commissario nominato dalla Regione Liguria che ci dirà cosa farne. Un altro problema riguarda poi il personale delle Comunità Montane. La Regione si è impegnata per due anni a sostenere i Comuni per pagare il personale, ma dal mese di maggio mi chiedo cosa succederà” prosegue Badano.
“L’Anci non ha potere legislativo e pur favorendo il confronto tra gli enti e cercando di proporre soluzioni condivise non ci può di certo indicare quale strada percorrere. E noi abbiamo bisogno in questo momento di certezze” continua il sindaco di Sassello.
Sull’ipotesi di costituire anche nell’Appennino settentrionale savonese un’Unione dei Comuni come quella che si sta formando in Valbormida, Badano non appare d’accordo: “Credo che accorparci forzatamente è come violentare la storia. Piccolo è bello e spetta ai Comuni stessi lavorare insieme e confrontarsi direttamente con i vertici romani senza intermediari”.