Economia

Schneider di Cairo, i sindacati annunciano nuovi scioperi: “L’azienda continua a rottamare gli interinali”

Schneider di Cairo

Cairo. Dopo un mese di confronto al tavolo aziendale si inasprisce la vertenza sugli interinali nella fabbrica di Bragno, la Schneider Electric, leader mondiale nella produzione di trasformatori di misura di Media Tensione. Otto ore di sciopero decise all’unanimità dalle assemblee dei lavoratori che si articoleranno in base alle modalità decise di volta in volta dai sindacati che sottolineano: “La trattativa si è arenata sulla posizione aziendale di interrompere tutti i contratti degli interinali, dopo 12 o al massimo 18 mesi di lavoro per sostituirli in toto con manodopera “fresca”, anche nel caso in cui permanga la necessità del loro massiccio utilizzo ( dal 30 al 50% della forza lavoro a tempo indeterminato Schneider”  

“Siamo di fronte al perseverare di un’ostinata “rottamazione” degli interinali. E’ una decisione aziendale inaccettabile, perché colpisce lavoratori che hanno il diritto di continuare a lavorare e danneggia la stessa organizzazione produttiva che è costretta a sostituire personale professionalizzato con altri lavoratori che a loro volta saranno lasciati a casa” commenta Alberto Lazzari segretario provinciale Fiom CGIL.

 “Oggi il primo pacchetto di ore di sciopero ha avuto la totale adesione dei lavoratori della Schneider che sacrificano ore del loro stipendio in difesa del diritto dei precari a poter accedere ad un lavoro stabile in presenza di carichi di lavoro favorevoli. Inoltre la modifica introdotta dall’azienda sulla gestione dei lavoratori in somministrazione ci preoccupa molto. Dal punto di vista industriale è una manovra incomprensibile perché arriva in un momento di crescita produttiva, la sostituzione continua di manodopera vanifica tutte le azioni portate avanti finora sul recupero della produttività oraria e sulla riduzione dei costi di qualità del prodotto, e sopratutto questo porta al peggioramento delle performance dello stabilimento in un momento nel quale sarebbe invece necessario dimostrare la nostra bravura per conquistare notevoli quote di mercato messe a disposizione dalla neo–acquistata AREVA e perennizzare la produzione nello stabilimento di Cairo.  Sostituire periodicamente gli interinali significa affidare la produzione a persone demotivate che, consapevoli già dal primo giorno che non arriveranno mai all’assunzione, avranno maggiori difficoltà a offrire motivazioni ed impegno. Tutto questo, visto in un contesto produttivo pressoché affidato all’abilità manuale degli operatori, potrebbe portare a conseguenze pericolose per il futuro dello stabilimento” scrivono i sindacati.