Pietra L. No a speculazioni edilizie che minino la bellezza del fronte mare e no al porto, data la vicinanza di quello loanese. Sì, invece, a edifici residenziali o commerciali purchè siano “numericamente e per consistenza volumetrica ridotti al minimo e siano comunque curati stilisticamente in modo da risultare per quanto più possibile compatibili con l’ambiente circostante”.
Il disegno del nuovo fronte mare nell’area dei cantieri Rodriquez viene tracciato dal Pdl cittadino che ribadisce la propria idea per il recupero di quella zona. “Quelle aree per la loro entità, dislocazione ed importanza strategica devono, per quanto più possibile, essere sottratte a forme di speculazione fondiaria ed edilizia senza per questo soggiacere a perduranti ed ambigui compromessi con le attività del passato – si legge in un comunicato del gruppo consiliare Pdl di Pietra Ligure – Se dovranno necessariamente essere costruiti degli edifici, siano essi residenziali o per attività turistico-ricettive o commerciali, auspichiamo che la tipologia proposta sia del tutto rispettosa del contesto e non debba soggiacere ai dettami della maggior economia costruttiva volta al massimo tornaconto”.
“Il progetto che riguarda tali aree, secondo noi, dovrà dimostrare come la trasformazione proposta, con il conseguente reinserimento nel tessuto urbano del centro storico, possa riequilibrare i servizi alle esigenze degli abitanti sia residenti che ospiti – si legge ancora – L’indirizzo che riteniamo proporre e sostenere con forza è per interventi che tendano essenzialmente a promuovere attività socializzanti, interpretando la zona non più nella sua primitiva definizione, ma piuttosto nella ricreata attitudine agli scambi sociali.
Il progetto dovrà così incentrarsi nella definizione di attività particolari, fruibili ed apprezzabili indistintamente da tutti i cittadini di qualsiasi età e da attuarsi mediante opportunità di rapporti reciproci di uso e di multi-funzioni senza particolari vincoli di libertà operativa”.
“Bocciamo l’idea della darsena e dell’approdo (promuovendo comunque alternative azioni di tutela delle maestranze oggi occupate) perché troppa è la vicinanza con l’enorme porto di Loano e perché temiamo, alla luce delle passate esperienze, anche possibili ripercussioni negative sugli arenili sia di levante che di ponente. Pensiamo così alla prosecuzione della passeggiata a mare, alla realizzazione di un’arena per manifestazioni all’aperto sia teatrali che musicali, un museo della civiltà cantieristica e marinara, una piscina di acqua di mare con ampi spazi per elioterapia ed attività fisico-sportive all’aria aperta, giardini con essenze caratteristiche della macchia mediterranea, percorsi e zone di sosta anche in parte coperti da vegetazione ombreggiante. Ci piacerebbe ragionare anche sull’opportunità di realizzare un sottopassaggio della linea ferroviaria tanto più se per allora il trasferimento a monte, di certo non stimolato dall’attività di questa Giunta, dovesse ulteriormente tardare”.
“Siamo da sempre convinti che su un argomento così importante sia indispensabile mettere insieme i più diversi contributi individuali con l’obiettivo di creare soluzioni atte a favorire in modo concreto lo sviluppo sociale, economico e culturale del nostro paese. Il Sindaco e la Giunta però ci escludono da qualsiasi opportunità di partecipazione attiva alla soluzione del problema così come ci escludono dai progetti sul Santa Corona e sul Piano Regolatore a tal punto che le informazioni che abbiamo in proposito le abbiamo solo da fonti giornalistiche” denuncia infine il Pdl pietrese.