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Savona 2021, finalmente si vota. Cittadini (e aspiranti sindaci) stremati da tour elettorali e polemiche

Il dibattito tra i candidati è stato un successo, con oltre 10 mila contatti. Tirata d'orecchie alle tifoserie: avremmo preferito un contributo più costruttivo

Savona. Ormai ci siamo, i giorni della verità per conoscere il nome del nuovo sindaco di Savona si avvicinano. Finalmente, perché – diciamolo chiaro – di queste elezioni non se ne può più, sentimento che ci pare condiviso persino dai candidati, che appaiono stremati da campagna elettorale, polemiche, rincorse frenetiche da un appuntamento all’altro.

Ci sembra che il confronto di lunedì sera promosso da IVG abbia offerto una visuale un po’ diversa dei candidati, sul piano politico, personale, del carattere. Ognuno si sarà fatto un’opinione, certamente ha elementi in più per decidere. All’inizio i cinque moschettieri, chi un po’ più, chi un po’ meno, manifestavano una certa preoccupazione, che si è però sciolta con il passare del tempo fino a lasciare posto, al termine, persino a un po’ di cameratismo generale.

Il confronto è durato due ore, tempo che abbiamo scelto per conciliare le due esigenze principali, quella di affrontare una buona parte degli argomenti sul tappeto (anche se non tutti) e quella di non andare troppo per le lunghe. Chi vuole può rivedersi l’intera serata, noi abbiamo riproposto i contenuti emersi in una serie di articoli sui temi principali del confronto (li trovate raccolti qui).

IL DIBATTITO

La formula, con un certo tambureggiare delle domande, le repliche, i tiri incrociati, le “interrogazioni” alla lavagna, ha permesso di scoprire qualcosa in più di quanto proposto dagli aspiranti al ruolo di sindaco e della loro personalità, che ha il suo peso nel reggere le sorti del Comune.

Savona è a una svolta, tra qualche giorno non sarà più la stessa e avremo persone diverse a occuparsi di risolvere i problemi di sempre e proporre ricette nuove per la città. Crediamo di non violare certo la par conidicio affermando che la gara si giocherà tra Marco Russo del centrosinistra e Angelo Schirru del centrodestra (in rigoroso ordine alfabetico) con Manuel Meles del MoVimento 5 Stelle terza forza, Luca Aschei e Francesco Versace outsider.

Nel ringraziare quanti ci hanno seguito con numeri che ci confortano e spronano a fare ancora di più per Savona, non possiamo che ribadire l’invito a recarsi alle urne. Devono farlo più savonesi possibile, anche chi non ne ha voglia, anche chi magari non ha trovato convincente nessuno dei candidati. Ma certamente ci sono anche molti che hanno già scelto con fiducia il “loro” sindaco.

Quello del voto è un diritto-dovere per cui vale la pena spendere qualche minuto, non fosse altro che per applaudire qualche iniziativa della nuova giunta o mugugnare in santa pace e con la coscienza civica a posto di fronte ai problemi di sempre.

Promossi i candidati, bocciate le tifoserie (di Andrea Chiovelli)

Mi permetto una piccola nota a margine del commento di Sandro Chiaramonti. Una postilla con la quale innanzitutto ringraziare i candidati, tutti, che hanno accettato di mettersi in gioco in un confronto certo non “comodo” né accomodante: sapevano da prima che sarebbero stati sottoposti a un fuoco di fila antipatico e scorbutico, e nonostante questo non hanno cercato di dribblare le domande accettando coscientemente di essere messi in difficoltà. Per questo li ringrazio.

Se loro hanno tutti in qualche modo “vinto”, quella sera, chi invece ha perso sono state le rispettive claque, scatenate su Facebook. Ora, parliamoci chiaro: oltre 2000 commenti a una diretta video per noi, dal punto di vista strettamente numerico, sono un successo. Come un successo è stato in generale il confronto, con oltre 800 spettatori costantemente connessi, 6900 contatti nelle prime 5 ore e oltre 10mila totali. Una bella iniezione di engagement per la nostra pagina, di cui l’algoritmo terrà conto. Quindi, a rigor di logica, con un po’ di cinismo dovrei “ringraziare” i commentatori.

Faccio l’opposto. Avremmo volentieri rinunciato a quell’engagement per avere un contributo costruttivo da parte dei savonesi, una partecipazione “sincera” al dibattito che permettesse ai candidati di confrontarsi con loro. Ci siamo invece trovati davanti a delle tifoserie letteralmente scatenate, che a suon di “vota questo” e “vota quello”, di hashtag e di commenti sempre identici (una persona ha postato la stessa identica frase più di 60 volte!!), hanno di fatto impedito ai cittadini “comuni” (non candidati) di intervenire.

Un caos che ha infastidito anche gli stessi addetti ai lavori, e un’occasione persa per conquistare voti tra gli indecisi con la forza delle idee. Un vero peccato.

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