Savona. “Una città accessibile a tutti, un ambiente urbano in cui tutti possano esercitare i propri diritti. Noi vogliamo il diritto di poter accedere liberamente in tutti luoghi aperti al pubblico, potersi muovere a piedi nei quartieri senza imbattersi in ostacoli, gradini, barriere”. È questa la proposta di Maria Gabriella Branca, candidata consigliere comunale a Palazzo Sisto per la lista “Sinistra per Savona”, a sostegno della coalizione di Marco Russo, e responsabile giustizia e legalità della Segreteria nazionale di Sinistra Italiana.
“Dobbiamo attuare il diritto ad utilizzare i mezzi pubblici grazie agli annunci vocali o grazie alla possibilità di accesso con sedia a rotelle, il diritto a muoversi in sicurezza, con attraversamenti pedonali sicuri per tutti i cittadini – spiega Branca -. Vogliamo progettare servizi di prossimità per chi l’emergenza continua a viverla, il diritto di accedere al servizio taxi o di poter avere servizi di prossimità”.
“Oggi Savona non è una smart city, sono troppe le barriere architettoniche, anche negli edifici pubblici della città – sottolinea la candidata di Sinistra per Savona -. L’obiettivo della nostra lista è quello di creare un ambiente urbano con ‘barriere zero’, riqualificando la viabilità, i marciapiedi, rispettando perfettamente gli standard di accessibilità”.
“A tal proposito ecco qualche spunto concreto: abbattere le barriere per accedere a tutti i luoghi ed edifici pubblici; poter prendere un autobus con gli annunci vocali sia in fermata che sui mezzi
fare in modo che ogni autobus sia accessibile da chi sale in sedia a rotelle (senza dover attendere un orario); incentivare il servizio taxi con autovetture che possano accogliere le persone su carrozzine elettriche; avviare progetti di integrazione con le associazioni per incentivare i servizi d’accompagnamento alla persona; attuare servizi di prossimità per i servizi sanitari”.
“Il tema dell’accessibilità di una città riguarda tutti, perché non bisogna dimenticare – conclude Branca – che il disagio delle barriere architettoniche oltre a colpire le persone con disabilità permanenti colpisce anche chi ha qualche problema temporaneo a deambulare per un infortunio, un genitore con il passeggino e potenzialmente un domani potrebbe colpire ognuno di noi”.