Savona. “La Regione Liguria ha stanziato un milione di euro a favore della Provincia di Savona (che di suo comparteciperà con 50mila euro) per consentire già da domani l’avvio del cantiere per il ripristino dei danni provocati dal maltempo al Santuario di Savona. Questo stanziamento consentirà anche di ricostruire la Sp12 (Savona-Altare) e la Sp38 in località Bresca, cioè la provinciale che dal Comune di Mallare, passando per Pallare, arriva a Bormida”.

Ad annunciarlo è il consigliere regionale e capogruppo di Cambiamo Angelo Vaccarezza.

Il cantiere del Santuario sarà consegnato già alle 15.30 di domani. Gli interventi avranno un importo complessivo di 400 mila euro. I 600 mila euro circa restanti saranno utilizzati per la sistemazione della Sp38. Sulla provinciale 12 “Savona – Altare”, invece, l’intervento riguarda la ricostruzione di un muro di sostegno franato nelle vicinanze dell’argine del torrente Letimbro in località Cimavalle: si potrà così garantire il ripristino del transito in entrambi i sensi di marcia. Il costo complessivo dell’intervento è 560mila euro di cui 532mila finanziati dalla Regione e 28mila dalla Provincia. Per quanto riguarda infine la provinciale 38 “Mallare – Bormida – Osiglia” l’intervento è di ricostruzione della sede stradale franata in località Bresca, nel comune di Mallare. Verrà realizzato un nuovo muro di sostegno della sede stradale: il costo complessivo dell’intervento è di 440mila euro di cui 418mila finanziati dalla regione e 22mila dalla Provincia.

“Abbiamo già predisposto le prime somme urgenze per 250 mila euro e domani partirà il cantiere al km 7 nella zona Cimavalle del Santuario per ovviare a un problema già esistente e aggravato con il maltempo – afferma il presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri -. Lunedì o martedì consegneremo anche i lavori sulla Sp38 del Bresca di Mallare che al momento è chiusa per un cedimento di circa 80 metri di sede stradale”.

“Altare, Cairo, Mallare, Pontinvrea e la zona del Santuario a Savona sono state le zone più colpite e con più criticità sul fronte viario e infrastrutturale. In tutti i Comuni coinvolti dal maltempo si sta ancora valutando il danno complessivo, ma possiamo stimare una quantità pari ad almeno 10 milioni di euro” conclude il presidente della Provincia.

“A neanche una settimana dall’ondata di maltempo che ha colpito il savonese e l’entroterra di Genova – spiegano il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore alla protezione civile e alle infrastrutture Giacomo Giampedrone – Regione Liguria interviene con fondi propri perché riteniamo che questi lavori sulla viabilità siano strutturalmente prioritari: riguardano infatti collegamenti fondamentali per assicurare i collegamenti in tutte le zone e le località colpite dal maltempo e per la sicurezza”.

“Stanziamo questi fondi – proseguono Toti e Giampedrone – a tempo di record, dopo una approfondita e dettagliata serie di sopralluoghi che abbiamo effettuato, durante i quali le amministrazioni locali ci hanno ribadito come il ripristino di queste arterie sia assolutamente fondamentale per uscire dalla prima emergenza”.

“La capacità di gestire i soldi in protezione civile mitigando il rischio: quello che è stato il grande merito di Giacomo Giampedrone – aggiunge Vaccarezza – E il fatto che durante i miei sopralluoghi di ieri io abbia visto con i miei occhi tantissime strade che hanno tenuto nonostante questi giorni complicati è dovuto al fatto che i fondi stanziati nel 2018 e nel 2019 sono stati spesi bene“.

E comunicando questa importante novità, il consigliere di centrodestra avanza un confronto politico: “Facciamo un riflessione su due modelli che in questi giorni si stanno contrapponendo: da una parte il modello Paita-Burlando, che ha gestito la protezione civile e la ricostruzione in anni difficili alla presidenza della Regione; dall’altro il modello Giampedrone-Toti. Quali sono le differenze tra questi due modelli? La prima è la velocità: oggi in Regione è stato stanziato un milione di euro e domani verrà aperto il cantiere al Santuario di Savona. La seconda differenza è la capacità di spendere bene i soldi: ed è per questo che mi trovo a Dego. Qui è attivo il cantiere che sta ricostruendo l’argine sotto via Martiri. Se quei soldi non fossero stati spesi così, oggi non ci troveremmo davanti ad un cantiere, ma ci troveremmo davanti ad una strada crollata. La terza differenza è la correttezza”.

“E lo voglio dire all’amica Lella Paita che oggi si sta spendendo il risultato del milione e mezzo di euro per Funivie come un risultato suo – prosegue Vaccarezza -: è un risultato di tutti, il risultato del lavoro fatto in Regione, è il risultato del lavoro fatto da tutti i nostri parlamentari; non mi pare corretto mettersi la corona sulla testa come se fosse un risultato solo suo. Però è un risultato importante: altri denari che arrivano nel nostro territorio ed in particolare in Valbormida”.

“E giova ricordare che pochi giorni fa Ilaria Cavo ha annunciato 700 mila euro di denari per la formazione di aziende non in crisi per l’Area di Crisi Complessa, quindi in modo particolare per la Valbormida”. Conclude il consigliere, ammiccando a Schirru: “Direi ‘fatti non parole’. O forse potrei dire, declinandola in savonese: ‘Schirru, non Russo’”.

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