Liguria. Piena disponibilità da parte di Regione Liguria a farsi parte attiva nei confronti dell’Università degli Studi di Genova affinché le istanze rappresentate trovino risposta. Questo l’esito dell’incontro che si è svolto presso la sede di Regione tra l’assessore ai Rapporti con l’Università Ilaria Cavo e una rappresentanza degli studenti del quarto e quinto anno della Scuola di Scienze mediche e farmaceutiche scesi in piazza oggi a Genova per protestare perché dall’inizio del 2020 i tirocini in ospedale sono bloccati. Presenti all’incontro anche il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi, il direttore generale del Dipartimento Sanità e Politiche Sociali Francesco Quaglia e il coordinatore della Struttura di Missione per la sanità Giuseppe Profiti.
“Abbiamo recepito e condiviso le istanze rappresentate dagli studenti – afferma l’assessore Cavo – che hanno manifestato questioni cruciali, perché dalla qualità della loro formazione e dalla loro possibilità di fare esperienza in corsia dipende la qualità dei futuri professionisti del nostro sistema sanitario. Ognuno di loro rappresenta la soluzione ad un nostro problema sanitario di domani: prima e meglio si formano questi ragazzi, prima diventeranno una preziosa risorsa per il nostro sistema sanitario”.
“Ad esempio – continua l’assessore -, l’investimento importante realizzato per la riapertura del Centro Trapianti in una regione ‘anziana’ come la Liguria guarda anche in questa direzione: uno studente che si formi in un ospedale dotato anche di un centro trapianti sarà, domani, un chirurgo più preparato e capace. Per questo – sottolinea – ci faremo portavoce delle loro istanze verso l’Università, cui per competenza fa capo il loro percorso formativo, con l’obiettivo di traguardare un’estensione della rete formativa, nell’interesse dei liguri e del nostro sistema sanitario”.
Da parte loro, gli studenti (che si definiscono “un insieme di studenti indipendente, apartitico e nato spontaneamente di fronte al disagio vissuto”) affermano di essere rimasti “piacevolmente stupiti del fatto che dopo un anno e mezzo di indifferenza rispetto alle nostre difficoltà alcune delle istituzioni si siano improvvisamente rese disponibili ad ascoltare. Auspichiamo dunque che i responsabili, ovvero Regione e Università, riescano a dialogare tra loro e con noi per raggiungere il fulcro del problema e risolvere la situazione nel più breve tempo possibile, evitando un ulteriore rimpallo di responsabilità”.
In merito alla nota diffusa dal Partito Democratico, “si tratta dell’ennesima, sterile polemica, che non rispecchia in alcun modo il dialogo proficuo e costruttivo avuto con gli studenti che abbiamo incontrato. Una dichiarazione che dimostra anche la superficialità con cui certi esponenti politici affrontano problemi seri come quello di questi studenti universitari, i medici del nostro futuro”, conclude l’assessore Cavo.