“Non mollare e credere alle proprie passioni. Se avessi dato retta a chi mi diceva in quanto ragazza di non iniziare a giocare a calcio adesso non starei vivendo questo momento. La vita è nostra e dobbiamo prenderla in mano”. Questo il messaggio che Noelia De Luca lancia a tutte le ragazze che desiderano avvicinarsi al mondo del pallone.
Un “momento” che corrisponde al sogno di ogni calciatore: la convocazione in nazionale. Una notizia tanto bella quanto inaspettata, che ha colto il difensore del Vado femminile di sorpresa, in tutti i sensi. “No dai, è uno scherzo” è la prima cosa che le è balenata in mente quando di domenica mattina ha ricevuto un messaggio nel quale si diceva che l’allenatore della nazionale dell’Uruguay avrebbe voluto parlarle. “Ho saputo che mi stavano monitorando da qualche tempo – aggiunge – e che mi hanno chiamata non appena ne hanno avuto l’occasione. Tra l’altro, ho appreso la notizia quando ero in montagna e ho dovuto trovare un punto strategico nel quale ci fosse campo”.
Noelia De Luca nasce come esterno nel modulo 3-5-2. “Le mie qualità migliori sono la velocità e la resistenza. Per questo mi piace giocare sulla fascia. Gioco anche come terzino nella difesa a quattro mentre da due anni a questa parte agisco da centrale di difesa. Non mi dispiace come ruolo, anche se preferisco poter correre sull’esterno. Sono abile nel colpo di testa e negli ultimi anni ho migliorato l’uso del destro che, come si suol dire, un tempo usavo solo per camminare”.
Il modello a cui ispira il proprio stile di gioco è Paolo Maldini: “Penso che sia l’idolo assoluto di ogni milanista della mia generazione. Non esistono più giocatori così. Oltre a essere stato un ottimo giocatore, era anche un esempio. Ora sta facendo buone cose come dirigente. Parlando dei giocatori attuali, mi piace molto Theo Hernandez tra quelli del Milan. Penso che insieme ad Alexander-Arnold e Hakimi sia uno dei terzini più forti al mondo”.
La passione per il calcio è iniziata fin in tenera età. “Già a tre anni – racconta – andavo con mio papà e mio nonno a vedere le partite della mia squadra del cuore in Uruguay, il Peñarol. Inoltre, giocavo molto con mio fratello e mio cugino in cortile. Fino ai quindici anni, ho giocato soltanto nelle competizioni scolastiche, perché nel mio Paese non c’erano squadre maschili che accettavano ragazze. La prima esperienza, subito a 11, è stata con il Bragno“.
Oltre al Vado e al Bragno, Noelia De Luca ha indossato le maglie di Amicizia Lagaccio, Campomorone Ladies e Genoa Women.