Savona. “Da lunedì scorso a causa delle forti piogge siamo rimasti isolati. Dopo 8 giorni senza aver ricevuto notizie, ci sentiamo abbandonati e dimenticati dalle istituzioni. Cosa accadrebbe se qualcuno di noi si sentisse male?”. E’ questo il grido d’allarme di Chiara Ghiso, titolare di un’azienda agricola a San Bartolomeo del Bosco a Savona che è rimasta isolata a causa dei danni alla strada sterrata che permetteva di raggiungere casa.
Nell’entroterra savonese molti i danni: a San Bernardo un’azienda agricola ha perso un migliaio di metri quadrati di terreno, a Santuario è caduto un ponte che collega la strada principale a un ristorante e a una casa, nella zona di Cascina Montegrosso è franata la strada e la forza dell’acqua del torrente Letimbro ha portato via i cortili delle abitazioni.
Una situazione che rende più complicato spostarsi da casa: “La macchina si trova oltre il punto di frana e per raggiungerla è necessario fare 400 metri a piedi su strada sterrata. Ogni mattina – spiega Ghiso – alle 7 e tutti i pomeriggi alle 14 con le mie figlie facciamo il tratto a piedi poi andiamo a scuola e torniamo”.
Immediato è stato l’intervento dei vigili urbani e dei vigili del fuoco: “Già il pomeriggio del 4 ottobre sono venuti a fare un sopralluogo e hanno poi comunicato a chi di dovere la situazione in cui ci trovavamo. Sono stati gentilissimi – tiene a sottolineare – perché giovedì pomeriggio i volontari mi hanno portato i mangimi per gli animali”.
E evidenzia con forza: “Le tasse le paghiamo, io ho un’azienda iscritta regolarmente e vorrei avere delle risposte a breve termine altrimenti io mi prendo i miei animali e vado in Comune”.
La strada compromessa con l’alluvione è classificata come vicinale e il costo sarà a carico dei residenti della zona: “Il ripristino della sede stradale sarà a spese nostre ma va bene. Però – così Chiara Ghiso conclude con la richiesta rivolta alle istituzioni – voglio scritto nero su bianco quando io posso iniziare i lavori, io non lo faccio di punto in bianco”.