Accordo

Aspi: 13,6 mld in opere: 1,2 mld come risarcimento del Morandi

Nell'intesa il maxi pacchetto di investimenti: misure a sostegno delle categorie economiche

Commemorazione vittime ponte Morandi

Liguria. Nell’ambito dell‘accordo firmato tra ministero della Mobilità sostenibile e Aspi – un accordo che prevede 13,6 miliardi di euro di investimenti su opere per la collettività da parte della società Autostrade – 1,2 miliardi andranno al territorio di Genova e della Liguria come sostanziale risarcimento per i danni patiti dopo il crollo di ponte Morandi, su cui proprio oggi è iniziato il processo.

Nell’ambito delle risorse previste dall’accordo il Comune e la Regione hanno concordato con Aspi un insieme di interventi per “complessivi 1,2 miliardi di euro” orientati alla realizzazione di opere fondamentali per lo sviluppo, come il tunnel subportuale di Genova e il collegamento della Val Fontanabuona, oltre che iniziative per il Porto di Genova e misure a sostegno di categorie economiche penalizzate dalla situazione determinatasi a seguito del crollo del Ponte Morandi e degli interventi di manutenzione della rete autostradale ligure, come gli autotrasportatori. La cifra di 1,2 miliardi non tiene conto di alcune opere chieste e ottenute dal Comune, per cui i risarcimenti totali saranno invece di 1,45 miliardi di euro.

Gli interventi finalizzati alle opere di cui sopra verranno realizzate da società individuate attraverso bandi pubblici.

Tre milioni di euro saranno destinati alle famiglie residenti nelle abitazioni sottostanti il viadotto Bisagno, che altrimenti dovrebbero continuare a subire i disagi di un cantiere estremamente impattante. Questa cifra potrebbe servire per favorire definitivamente l’acquisto delle loro case e il loro trasferimento in altre abitazioni, a prescindere dalla legge Pris regionale e dalle risorse finora messe a disposizione.

“La procedura che ha portato all’accordo – si legge in una nota del Mims – è stata definita grazie alle continue interlocuzioni tra le amministrazioni del ministero dei Trasporti, del ministero dell’Economia e della presidenza del consiglio dei ministri e alla collaborazione dei rappresentanti del territorio, in particolare della Regione Liguria, del Comune di Genova e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale”.

L’accordo – ricorda il ministero – raggiunto dopo un lungo iter, recepisce integralmente le condizioni definite in occasione del consiglio dei ministri del 14 luglio del 2020, durante il governo Conte 2. In quella sede, infatti, anche sulla base delle valutazioni del gruppo di lavoro inter-istituzionale appositamente costituito e dell’avvocatura dello Stato sui rischi per gli interessi dello Stato e della collettività derivanti dalle ricadute operative e dall’eventuale contenzioso innescato dalla risoluzione del rapporto concessorio, “il governo valutò positivamente la proposta di Aspi di rivedere il rapporto convenzionale, integrato con specifici impegni, tra cui la vendita dell’intera partecipazione detenuta dalla famiglia Benetton in Aspi e l’esecuzione da parte della società di misure per la collettività per un importo di 3,4 miliardi di euro interamente a carico della società“.

Il piano economico finanziario predisposto in attuazione dell’Accordo prevede un programma di investimenti sull’intera rete autostradale gestita da Aspi pari a 13,6 miliardi di euro, di cui 2,5 miliardi di euro per manutenzioni straordinarie da effettuare entro il 2024, nonché il potenziamento delle attività di vigilanza e controllo, l’implementazione di sistemi informatici a supporto della gestione della mobilità, l’aumento delle sanzioni anche in caso di lievi violazioni da parte del Concessionario, l’accettazione della disciplina tariffaria introdotta dall’Autorità di regolazione dei trasporti..

Si prevede anche una significativa moderazione “della dinamica tariffaria su tutta la rete autostradale”. La documentazione inerente al piano economico finanziario e l’accordo è stata valutata anche dall’autorità di regolazione dei Trasporti e dell’avvocatura Ggnerale dello Stato, rispettivamente per gli aspetti regolatori e giuridici.

Soddisfazione da parte di Regione Liguria, del Comune di Genova e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale per l’accordo formalizzato oggi: “Riteniamo si tratti di un riconoscimento economico dovuto – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – per un territorio duramente colpito, che ha pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane e di disagi per i cittadini e le imprese a seguito del crollo del ponte Morandi, dopo decenni di mancati controlli e manutenzioni. Queste risorse garantiranno la realizzazione di opere che la Liguria attende da anni. Certamente non cambia la posizione di Regione nell’ambito del processo che si è aperto oggi per accertare le responsabilità di quella tragedia, consapevoli che le accuse più gravi sono nei confronti delle persone fisiche imputate, gli ex dirigenti della società autostrade e funzionari del ministero”.

“L’accordo – dichiara il presidente dell’Autorità Portuale di Sistema del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini – mira a porre rimedio e agevolare l’accessibilità al nodo logistico portuale di Genova. A tal fine si stanziano cospicue risorse sia per l’ammodernamento infrastrutturale del nodo attraverso il tunnel subportuale e l’autoparco per i mezzi pesanti, sia per interventi di digitalizzazione dei flussi veicolari in arrivo e partenza dal porto di Genova. Infine si prevedono significativi sconti per l’utenza per il prossimo quinquennio”.

L’accordo prevede:
– 3 milioni di euro per indennizzi alle famiglie residenti nelle abitazioni sottostanti il viadotto Bisagno
– 930 milioni di euro per la costruzione del tunnel sub portuale (non soggetto a pedaggio) e per il tunnel della Fontanabuona
– 75 milioni di euro per facilitazione accesso al porto
– 100 milioni di euro per un nuovo sistema di gestione del traffico e della movimentazione digitale su tutta l’area genovese
– 180 milioni di euro a favore di autotrasportatori e altre categorie economiche a titolo di risarcimento per i disagi subiti a causa dei cantieri
– 49 milioni di euro per esenzioni tariffarie già applicate e per gli immobili situati vicini al ponte e assegnati al Comune
– 18 milioni di euro per esenzione pedaggi fino al 31 dicembre 2021
– 100 milioni di euro per il nuovo svincolo di Genova Pegli, nuova rampa svincolo Genova Aeroporto e autoparco.