Pensiamoci

Parla paolo canavese

Porti di Savona e Vado, un lungo elenco di lavori in corso o previsti in un vicino futuro

Accordo con tutti i Comuni, ci sono anche strade e una nuova Aurelia Bis

Lavori Diga Porto Savona

Savona. Molti progetti riguardano l’ambito portuale di Savona e Vado. Alcuni sono in corso, altri di prossima esecuzione, altri ancora contenuti in un Masterplan che traccia le linee guida di un futuro molto prossimo. Lavori e progetti che si intersecano in un groviglio in cui persino gli addetti ai lavori potrebbero far fatica a ritrovarsi.

Proviamo a farlo noi, senza voler citare ogni cosa anche per non ridurre il tutto a una mega tabella, grazie a Paolo Canavese, Direttore dell’Ufficio territoriale di Savona dell’Autorità di Sistema e certamente anima del nostro porto.
Un percorso che, a grandi (molto grandi) linee parte dal DEASP e dal DPSS, si declina nel Piano Regolatore del porto e si estende alle reti stradali e ferroviarie con i piani, molto interessanti, dell’Ultimo Miglio.

DEASP

Si tratta del Piano ambientale che traccia lo sviluppo del porto appunto in materia ambientale, sia per il traffico passeggeri sia per quello metci. Questo piano è posto alla base del DPSS e del redigendo Piano regolatore Portuale.

DPSS

Significa Documemto di programmazione strategico di sistema, documento di indirizzo, redatto e condiviso con i Comuni del comprensorio, cioè Bergeggi, Vado Ligure, Quiliano, Savona, Albissola Marina e Albisola Superiore. Il DPSS si evolve nella redazione del Piano regolatore portuale, che prevede tempi di qualche anno.

MASTERPLAN

La Regione, l’Autorita’ Portuale e i Comuni del comprensorio, nell’attesa dei tempi della burocrazia che porterà all’adozione del nuovo PIano regolatore, ha redatto, raccogliendo gli impegni assunti con i Comuni, il Masterplan, una sorta di patto “morale e politico” che impegna tutti i sottoscrittori a una sollecita attuazione di quanto sottoscritto, declinandolo in piani puntuali e accordi di programma. Consentirà di attuare gli impegni in tempi ragionevoli, anche in relazione al nuovo piano comunitario PNRR. Sono in gioco molti quattrini (che dunque vanno spesi bene) del porto ma anche degli enti locali: a volte “comanda” il primo, altre sono i secondi ad avere più voce in capitolo.

OPERE IN CORSO O DI PROSSIMA PROGRAMMAZIONE

Ci sono, intanto, opere in fase di appalto o esecuzione, come il piano emergenza mareggiate (manutenzione straordinaria delle banchine, ripristino viabilità depositi costieri, rinforzo dighe a Savona e Vado, ripristino Terminal traghetti, ripristino piazzale Margonara) e inoltre messa in sicurezza torrente Segno, nuova viabilità urbana di fronte al Molo 8.44, raccordo ferroviario verso la piattaforma Maersk, riqualificazione spiaggetta di Porto Vado, terrapieno di Zinola, area di fronte alla fortezza del Priamar, e altri interventi per i quali l’Autorita’ di Sistema ha sottoscritto accordi con i Comuni e che vanno monitorati “al fine del rispetto degli impegni assunti, quali viabilità secondaria tra le vecchie funivie e la nuova Capitaneria, percorso ciclo pedonale tra Torretta e Rio Termine”.

ULTIMO MIGLIO

Si tratta dei lavori di collegamento porto-città, delle reti ferroviarie, autostradali e delle strade principali. Ultimo Miglio consente interventi dell’Autorita Portuale nel tratto terminale, come dice il nome, che contemplino esigenze dei porti e delle città.

È lungo elenco di opere importanti e attese, tra cui spiccano il nuovo svincolo autostradale di Vado, l’Aurelia bis (finalmente con un nuovo tracciato che non si fermi in corso Ricci), una nuova area di sosta per i mezzi pesanti allo svincolo di Zinola, il recupero della sede dell’Autorità bruciata nell’incendio. Il progetto dell’Ultimo Miglio, prima respinto dagli enti locali, comprende ora tutti i Comuni del comprensori, da Albisola Superiore a Bergeggi. A proposito di quest’ultimo centro, molto atteso e di particolare interesse è la risistemazione del piazzale di Punta dell’asino, “con interventi di interposizione tra il porto, l’abitato e l’area marina protetta”.

Paolo Canavese, in conclusione, ricorda: “Il Masterplan è una dichiarazione di intenti su progetti di breve e medio periodo, definiti e destinati a dare risposte in tempi ragionevoli in un’ottica di sistema condiviso col territorio e di crescita del porto e delle città, in una visione moderna, con attenzione alle persone e all’ambiente. Doveroso segnalare che la norma sui Piani regolatori portuali demanda ai Comuni la pianificazione urbanistica delle aree non strettamente portuali, quali le aree balneari e quelle a destinazione primaria urbana”.

Inutile aggiungere che per illustrare tutto quanto citato sarebbero stati necessari molti e molti articoli. Speriamo almeno di aver sollecitato interesse e curiosità, poi ognuno, se lo vuole, può approfondire l’aspetto che più lo interessa.