Proposta

L’ad di Conad: “Aspettativa non retribuita per chi non ha il green pass”. I no vax insorgono sui social

E lanciano una campagna di boicottaggio, ma c'è anche chi dimostra sostegno alla catena di supermercati e invita a comprare nei punti vendita

Francesco Pugliese ad conad
Foto tratta da Mediasetplay.it

Roma. Dipendenti senza Green pass? Per loro aspettativa non retribuita. È questa la proposta lanciata dall’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese durante l’intervista rilasciata a Nicola Porro nel programma “Quarta Repubblica” in onda su Rete 4. Dichiarazioni che non sono di certo passate inosservate, anzi. Forte è stata la reazione degli attivisti no vax che sui social hanno lanciato una campagna di boicottaggio.

“Io sono molto d’accordo con il Green pass –  ha affermato Pugliese – non capisco per quale motivo io che sono vaccinato devo avere queste attenzione e poi devo invece correre il rischio di andare in un supermercato col dipendente che può non essere vaccinato. Se non si vogliono vaccinare, credo che la via più giusta sia quella di andare in aspettativa non retribuita”.

L’amministratore delegato ha poi ricordato il grande impegno, spesso sottovalutato, dimostrato da Conad e da tutti i supermercati italiani durante la pandemia e in particolar modo durante il lockdown, che ha permesso di tenere aperti i punti vendita.

Le parola di Pugliese non hanno però scatenato solo rabbia da parte dei no vax, ma guardando anche l’altra faccia della medaglia, diversi sono stati gli attestati di stima sui social da parte di coloro che sono favorevoli al green pass  e che hanno invitato a compare nei supermercati Conad come gesto di sostegno.

Dopo le polemiche, però, Pugliese e Conad hanno preferito non commentare e approfondire la propria posizione in merito al green pass e ai possibili provvedimenti da prendere in caso di mancata adesione dei dipendenti. Forse in attesa della decisione del governo che a giorni definirà il nuovo decreto riguardo al certificato verde: ormai scontata sempre l’estensione per dipendenti pubblici e ai tutti i lavoratori di quei settori in cui era già previsto per i clienti, ovvero ristoranti, bar, cinema, musei, piscine, palestre, trasporti a lunga percorrenza ecc.

Una scelta che, al contrario di quanto avvenuto per personale sanitario e scolastico, almeno nel savonese, non dovrebbe trovare una forte opposizione.

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