Savona. Sono 142 in tutta la Liguria, di cui inizialmente 46 nel savonese (9 poi sono stati riammessi) i lavoratori della sanità che sono stati sospesi senza stipendio perché non hanno adempiuto all’obbligo vaccinale sancito dal governo Draghi. La cifra è stata fornita dagli uffici di Alisa e Asl2 e aggiornata a pochi giorni fa.
Non è certo basso il numero di sospensioni in Asl2: 30 operavano nei presidi di levante e 16 di ponente. Dopo questo “braccio di ferro”, però, 9 di questi dipendenti sono stati riammessi in servizio a seguito di un successivo assolvimento dell’obbligo vaccinale. Si tratta di infermieri, oss, ma comprese nel numero anche altre professioni sanitarie specifiche. Lo scorso sabato, in piazza Sisto IV a Savona è stata organizzata anche una manifestazione che ha visto gli operatori sanitari sospesi letteralmente in prima fila per protestare contro l’attuale decreto legge (44/2021).
“Quanto imposto è di carattere coercitivo e non è giusta la perdita del posto di lavoro e dello stipendio – aveva affermato Maurizio Loschi del sindacato Cub Sanità, portavoce della manifestazione -. Tutto questo è inaccettabile”.
Il calo di organico ha, come ovvio, comportato alcune difficoltà nei presidi ospedalieri del savonese: per questa ragione, “per riassorbire le criticità organizzative e i carichi di lavoro è in corso una riorganizzazione delle attività che consenta di sopperire alla difficoltà conseguente a questi provvedimenti – fanno sapere dall’Asl2 -. Sono state avviate le procedure per acquisire l’autorizzazione regionale per la sostituzione del personale che avverrà attraverso bandi di mobilità e avvisi a tempo determinato”.