Savona. Si è tenuta nel tardo pomeriggio odierno la visita del vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Alessandro Morelli presso il cantiere dell’Aurelia bis di Savona.
Il rappresentante politico del governo Draghi, accompagnato dal candidato sindaco del centrodestra Angelo Schirru, dal deputato della Lega Edoardo Rixi e dal responsabile di Anas Fabrizio Cardone, commentando lo stato di avanzamento dei lavori del cantiere ha affermato: “Uno dei mali dell’Italia è la burocrazia – ha sottolineato – Grazie all’impegno del Governo quest’opera è stata commissariata e ciò consentirà di tagliare il più possibile i tempi per la ripartenza dei lavori. Tempi che, comunque, sarebbero lunghissimi: parliamo di diversi anni. Nel più breve tempo possibile, cioè entro la fine dell’anno, concluderemo l’iter con le precedenti aziende che attualmente si trovano in stato fallimentare, quindi indiremo la gara e assegneremo l’appalto dando a nuove aziende la possibilità di concludere lavori che sono fondamentali per il savonese”.
Di certo una “bella notizia” per le tante famiglie che, ormai da tempo, fanno i conti con i disagi causati dal cantiere, come il deprezzamento delle abitazioni, le strade di accesso all’Aurelia chiuse e molto altri: “Sono disagi comprensibili – ha spiegato il vice ministro – Purtroppo non posso usare la bacchetta magica per risolvere le situazioni pregresse. Ma abbiamo messo il massimo impegno per commissariare l’opera e quindi per tagliare i tempi della burocrazia. E più in generale sulla burocrazia stiamo facendo grandi passi avanti. Basta pensare al Decreto Governance che riguarda dieci grandi infrastrutture nazionali che avranno una ‘corsia preferenziale’ per il loro completamento. Grazie a questo Decreto finalmente in Italia si mette in pratica il critero in base al quale per alcune grandi opere la presidenza del Consiglio può avocare a sé tutti gli interlocutori che hanno voce in capitolo e segnalano problemaiche legate a grandi opere e quindi risolvere la situazione ad un apposito tavolo. E’ un modello che anche grazie al Pnrr riguarda oggi grandi opere nazionali e domani, spero, anche tutte le altre infrastrutture”.
“Quindi stiamo facendo il massimo: lo abbiamo fatto snellendo la burocrazia e finaziando in pieno quest’opera, dando la possibilità a chi deve operare, in questo caso Anas, di farlo in totale sicurezza, sotto tutti i punti di vista”.
E parlando di Aurelia Bis è inevitabile il riferimento all’ormai atavico problema delle infrastrutture viarie della nostra regione. Ancora oggi un incidente avvenuto tra Savona e Albisola ha bloccato l’autostrada per circa un’ora e, poi, causato code fino a 22 chilometri.
“Sono lombardo – ha spiegato ancora Morelli – quindi conosco la viabilità ligure. I suoi problemi sono un danno per i vacanzieri, quindi per un settore fondamentale come quello turistico, ma anche per un altro settore strategico come quello del trasporto delle merci. Se pensiamo alle funivie, un’opera che permette di trasportare i materiali verso il luogo in cui devono essere stoccati evitando di avere 22 mila camion in meno sulle strade, è facile capire quali siano le necessità del paese. Il progetto di rinnovarla è coerente con quanto previsto dal Pnrr e quindi uno dei prossimi obiettivi del Governo”.
Fabrizio Cardone, responsabile delle nuove opere di Anas, detta i tempi: “Dovremo chiudere il progetto entro fine ottobre/primi di novembre per avere il bando di gara pronto entro fine dell’anno. Per il lotto successivo (nel tratto che va dallo svincolo di corso Ricci al raccordo dell’autostrada dopo il casello di Savona-Vado) abbiamo avviato lo studio della progettazione definitiva per acquisire i pareri necessari. Successivamente svilupperemo il progetto esecutivo”.
“Il cronoprogramma prevede due anni di lavori dal momento in cui potremo far ripartire il cantiere con la nuova impresa. Le tempistiche dello Sblocca Cantieri prevedono sei mesi per le gare. Se tutto va bene arriveremo a metà giugno/luglio con l’individuazione della ditta vincitrice. Poi serviranno 45 giorni per la stipula del contratto. Entro fine anno 2022 avremo l’impresa pronta per poter iniziare i lavori. Considerando due anni di cantiere, completeremo l’opera nel 2024”.