Savona. “Siamo di parola”. E’ con questa battuta, non esente da un pizzico di polemica, che alcuni commercianti di Savona, in particolare di corso Italia, piazza Pertini e piazza Chabrol, hanno deciso ugualmente, nonostante l’annullamento della notte bianca, di accendere le luci del proprio locale e accogliere i clienti nella serata di ieri.
“Abbiamo scoperto l’annullamento della manifestazione con poco tempo di preavviso e solo sui social e sui giornali – commenta Antonella Gulli, titolare della galleria d’arte tra corso Italia e piazza Pertini. La decisione era infatti arrivata nel pomeriggio di martedì 3 agosto, con un annuncio su Facebook da parte di Erika Portabene di Confesercenti, motivando la scelta con “causa chiusura di moltissime attività commerciali”.
La motivazione è rimasta però indigesta ad alcuni: “Non è vero che tutti i commercianti sono chiusi. Noi di corso Italia, zona ex ospedale San Paolo, abbiamo sempre aperto – afferma Gulli, appoggiata dalle altre attività commerciali nel circondario -. Hanno annullato la manifestazione e sparato fango su chi era aperto senza comunicarci nulla di persona. Esistono anche commercianti che amano la propria città e investono su di essa creando da soli, a costo zero, sinergie valide”.
La stessa comunicazione, a detta di alcuni commercianti, è mancata anche per la promozione iniziale dell’evento. “Molti non sapevano nemmeno che ci fossero le notti bianche a Savona – commenta ancora Gulli -. Noi abbiamo fatto di tutto per fare il passaparola, ma avrebbe dovuto esserci maggiore attenzione dagli organi più alti. Il risultato: la prima serata è stata fiacca, ma fortunatamente le altre sono state più movimentate”. Nella serata di ieri, come ha affermato il titolare del negozio di calzature Atmosphere, inoltre, c’è stato chi ha chiesto “perché ci fossero tutte quelle attività commerciali chiuse”.
Una nota negativa è stata espressa anche sull’attuale amministrazione comunale: “In questa decisione non ci sentiamo coinvolti. Ci siamo ritrovati con gli unici eventi musicali organizzati sul Priamar, lontano dal centro. Gli anni scorsi, con il palco in piazza Sisto IV, molte persone erano attirate in questa parte di città, consumando qualcosa e guardando le vetrine. Quest’anno il movimento è stato molto ridotto” continua Gulli.
Sulle ultime notti bianche si è espressa anche la minoranza politica: “E’ l’ennesimo segno di indifferenza da parte dell’amministrazione che ha messo a disposizione pochissimi fondi e non ha dato supporto logistico né pratico in un momento in cui organizzare manifestazioni, anche a causa della situazione sanitaria, è davvero complicato. Si tratta di un fallimento che è figlio della totale assenza di politiche di rilancio strutturale del commercio” sono le parole del candidato sindaco Marco Russo.
Ma ancora: “Snaturare i giovedì di luglio è stato un grave errore da parte dell’attuale giunta che ha causato dispersione e perdita di risorse, tempo ed energie sia dei commercianti sia di chi ha provato comunque a fare qualcosa. Un momento che poteva e doveva essere di ribalta per il cuore della città con gli esercizi commerciali appena usciti dalle pesanti restrizioni. Non si dica ‘non si poteva’ perché si è scelto di inventarsi un’altra cosa” commentano dal partito democratico.
Il presidente della Fipe, Pasquale Tripodoro, in occasione afferma: “In questi giorni come pubblici esercizi entreremo a contatto con i vari orientamenti politici per raccontare i nostri problemi e ascoltare tutte le proposte che arriveranno. Speriamo che con la nuova amministrazione si crei una vera e propria collaborazione tra Comune e pubblici esercizi”.
Per concludere, bisogna considerare che la serata di ieri, nonostante alcune attività aperte – in particolare bar e pizzerie – non ha contato un grande afflusso di persone nel centro. In tutto questo, però, i commercianti non si sono arresi e hanno voluto lanciare un messaggio forte: “Il nostro impegno è stato mantenuto”.







