Lettera al direttore

Lettera

Savona 2021, Bruno (Europa Verde): “Il centro destra vuole solo proporre il ‘modello Giuliano'”

"La cena dei 'magnifici' cento è stata fatta al Priamar luogo che rappresenta il dominio genovese su Savona"

Priamar Fortezza Giardini Generica Savona

Savona. “La recente cena dei ‘magnifici’ cento è stata fatta al Priamar, che rappresenta il modello Toti, cioè il dominio genovese su Savona”. E’ questo il commento di Danilo Bruno di Europa Verde dopo l’incontro di venerdì sera tra il candidato del centro destra Angelo Schirru e il mondo imprenditoriale savonese.

La recente cena dei “magnifici” cento, a stare a notizie di stampa, a sostegno del pensionato dott.Schirru induce alcune interessanti considerazioni: l’elenco delle presenze citava pochissimi rappresentanti del mondo produttivo, professionale e sindacale savonese a stare sempre a notizie di stampa forse perché il trio Toti, Schirru e Vaccarezza nulla hanno da dire alla città se non proporre il ” modello Giuliano ” cioè una piattaforma Portuale di dubbia utilità e non collegata in alcun modo alle infrastrutture ferroviarie e autostradali?

E’ stata fatta al Priamar,che rappresenta il modello Toti cioè il dominio genovese su Savona come se fosse la sede della locale colonia, senza una parola sul fatto che calpestavano l’antico sito della città a due passi dal Museo Archeologico e dal Museo Pertini nonché dalla cella ove Mazzini ideò la Giovine Italia. Si sa però che Toti e Vaccarezza ben stavano in una versione moderna del loro spirito coloniale, che prevede un “governatore” in città e le decisioni vere prese in altri luoghi.

Non si spiegherebbe in altro modo l’assenza di ogni minima autocritica su una città come Savona,vecchia,stanca e priva di prospettive mentre le decisioni vere su servizi sanitari (sempre più privatizzati e assenti), cambiamento climatico ( scarsa considerazione alle bonifiche e rilancio di vecchie proposte sul trattamento rifiuti come l’incenerimento), infrastrutture (assenza di valutazioni sulla situazione difficile di Savona nel sistema ferroviario), vengono prese altrove.

Infine ci chiediamo ma la presenza al Priamar non poteva far sorgere almeno una volta la domanda sul perché la cultura e i beni culturali in genere sono i “i figli di un dio minore” nella Liguria totiana e non il traino per una nuova stagione di cittadinanza attiva, europeista e federalista europea. In questo contesto mi ha colpito il silenzio a stare a notizie di stampa del candidato sindaco pensionato dottor Schirru: Forse si sta rendendo conto con chi si è alleato? Forse mancava il testo della segreteria del Presidente Toti?

O forse si è posto finalmente il problema del perché fare una cena in fortezza e non accorgersi che si sta camminando sull’ antica Savona atterrata dai Genovesi nel XVII secolo per costruire l’attuale imponente struttura? Queste sono poche domande, che mi sono sorte in contemporanea alla lettura della stampa perchè non ero invitato alla cena e perché pure la nostra lista farà cene di autofinanziamento ma nelle società di mutuo soccorso e a contatto con quelle persone,che vogliamo rappresentare sulla base anche dell’agenda di Marco Russo.

Danilo Bruno

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