Liguria. Il presidente dell’associazione “Papà Separati Liguria APS” Mauro Lami, “Colibrì-Italia”, il direttivo di “Papà Separati Liguria APS” e gli associati “Papà Separati Liguria APS” in questi giorni hanno inviato una lettera indirizzata a figure istituzionali e ad alcuni esponenti della Camera e del Senato della Repubblica.
“Gentile Onorevole – si legge nel documento -, le scrivo per manifestare la nostra forte protesta civile a nome delle associazioni di genitori separati che rappresento verso gli emendamenti, attualmente all’esame della Commissione Giustizia del Senato di cui Ella è membro, che se approvati consentirebbero di far valere in modo grave e inaccettabile, anche nella sede civile in cui si svolge il procedimento di separazione, le false denunce di violenza a causa delle quali moltissimi genitori, per lo più padri, oggi vengono allontanati affettivamente dai propri figli per lungo tempo arrivando, sempre più spesso, a togliersi la vita vinti da profonda disperazione”.
“Il vero scopo di chi ha firmato tali emendamenti – spiegano – è quello di annullare del tutto le conquiste di civiltà, peraltro ancora largamente inespresse, avvenute con l’entrata in vigore della L. 54/2006, (legge legata al doveroso riconoscimento dei diritti dei minori in linea con la convenzione di New York firmata anche dal nostro paese), di comprimere il diritto alla bigenitorialità di cui essa è portatrice. Se tali emendamenti dovessero essere approvati all’interno della riforma del Processo Civile, i tribunali verrebbero inondati da false denunce e da istanze di provvedimenti urgenti che, oltre a rappresentare una ingiustizia in almeno 8 casi su 10, causerebbero un aggravio di costi per lo Stato, e per l’amministrazione giudiziaria, difficilmente quantificabile”.