Albenga. Sei in vacanza, hai bisogno di recarti in ospedale. Sai che ad Albenga ce ne è uno. Lo raggiungi in macchina. All’ingresso leggi il cartello Punto di primo intervento, oltrepassi la sbarra e davanti a te trovi un “ospedale fantasma”. Provi ad uscire, ma rimani bloccato nel parcheggio.
È questo quanto accaduto ad una coppia di turisti piemontesi che, questa notte, sono corsi al Santa Maria Misericordia per far visitare il nipotino che aveva una forte otite. Ma non solo con grande sorpresa hanno trovato la struttura chiusa, sono anche rimasti “prigionieri” per mezz’ora senza riuscire ad uscire dall’ospedale.
Che il Ppi di Albenga sia attivo solo 12 ore al giorno (dalle 8 alle 20) è una notizia risaputa per gli ingauni che, dopo la recente riapertura, chiedono con forza il ritorno del pronto soccorso. Ma nulla possono saperne i turisti che sono in villeggiatura in città, anche perché come sottolineano Marco e Giuseppina: “Non c’è nessun cartello che segnali l’orario”.
Così, ignari della chiusura notturna, intorno alle 3 di notte, i due hanno provato ad accedere al Ppi insieme al nipote. Una volta giunti all’ingresso, la sbarra si è aperta automaticamente, ma poi la brutta sorpresa: tutte le luci spente e solo un citofono con un addetto che li ha invitati a raggiungere il Santa Corona di Pietra Ligure.
Sorpresi, hanno tentato di lasciare l’ospedale, ma la sbarra di uscita non si è alzata. Hanno così provato di nuovo e ripetutamente a suonare al citofono, ma senza ricevere risposta. “I minuti passavano, c’era vento, il bambino continuava a piangere per il dolore, così ho deciso di rivolgermi al 112 per riuscire a parlare con i carabinieri e trovare un modo per uscire da quel parcheggio. Mi hanno passato invece l’ambulanza, che mi ha consigliato di contattare direttamente la caserma locale”, racconta Giuseppina.
“Nel frattempo, era passata mezz’ora e dall’addetto con cui avevamo parlato prima ancora nessuna risposta, mio marito ha provato a richiedere assistenza schiacciando il pulsante vicino alla sbarra. In questo caso il custode del parcheggio è stato molto gentile, ci ha risposto e ci ha lasciato uscire”, spiega.
Un episodio che non ha lasciato indifferenti i due turisti provenienti da Chivasso. “Sembrava di essere in un film horror – affermano – tutto spento e un ospedale fantasma. È scandaloso che una città grande come Albenga, anche località turistica, non abbia un pronto soccorso e soprattutto che di notte sia concesso l’ingresso e non ci sia nemmeno un minimo controllo. Potevamo essere chiunque, anche lasciare una bomba, nessuno se ne sarebbe accorto”.
E poi concludono: “Per fortuna nostro nipote aveva solo una forte otite, ma se fosse stato più grave, cosa sarebbe successo? È assurdo rimanere prigionieri all’interno del parcheggio con nessuno che ti risponde per mezz’ora. Siamo veramente delusi”.