Liguria. Tra le varie iniziative volte a sostenere economicamente gli operatori sanitari, nelle scorse settimane è stata lanciata la campagna ‘Ho adottato un operatore sanitario sospeso’.
“Si tratta di una cassa di resistenza, fondata sul concetto di mutuo aiuto, che si pone l’obiettivo di raccogliere fondi da distribuire agli operatori sanitari in difficoltà economiche, affinché non siano per questo costretti a cedere ad un ricatto ingiustificabile”, spiegano i promotori dell’iniziativa, il Cub Sanità Liguria.
“Perché la vaccinazione è importante, ma è importante anche il diritto alla salute individuale – spiegano in un volantino dal Cub -. Perché la vaccinazione, anche quando dall’efficacia limitata, è sicuramente utile ma rende possibili effetti avversi, quasi sempre imprevedibili e a volte anche mortali. Perché se c’è un rischio ci deve anche essere una possibilità di scelta”.

“I principi di autodeterminazione e di libertà di scelta terapeutica sono inalienabili, al pari della salute e del lavoro, ritenendo che tutti questi principi vadano difesi contemporaneamente e costantemente: salute, lavoro, autodeterminazione e libertà non sono barattabili l’un l’altro” spiegano.
La campagna è stata promossa attraverso banchetti informativi che sono stati attivati nei diversi paesi della provincia, durante i quali verrà chiesto alla cittadinanza di aderire con un contributo mensile fino al termine delle sospensioni, elargibile sia in contanti sia tramite bonifico sulla postepay intestata a Loschi Matteo avente il seguente IBAN: IT59X36081051138202876502907”. Il primo banchetto ha avuto luogo sabato 3 luglio in Corso Italia, nei pressi di Piazza Sisto IV.