Savona. Questa mattina è stata effettuata l’autopsia sul corpo di Francesco Doberti, il noto ristoratore savonese conosciuto come “Bacco” e scomparso da casa, senza chiavi e documenti, martedì 24 agosto. Le cause che lo hanno condotto alla morte non sono ancora del tutto chiare, anche per via del cattivo stato di conservazione del corpo, che con molta probabilità era privo di vita dal giorno della scomparsa e rimasto nell’area tortuosa dell’Autoporto di Savona per alcuni giorni.
Il medico legale, Marco Canepa, ha così deciso di dedicare ulteriori accertamenti al caso, prelevando e facendo analizzare alcuni liquidi fisiologici per comprendere se la morte possa essere compatibile con una quantità di farmaci letale. Non si esclude quindi un possibile gesto volontario del 71enne, che stava attraversando un periodo difficile dal punto di vista psicologico.
Dall’autopsia effettuata in mattinata si conferma tuttavia che la morte non sia stata causata da un’azione violenta da parte di terzi: anche durante le prime analisi effettuate il giorno stesso del rinvenimento del cadavere non si sono notati segni di violenza sul corpo di Doberti. Inoltre, sempre dai riscontri di questa mattina sembra che anche l’ipotesi di un infarto possa essere accantonata.