Celle Ligure. Squilla il telefono in Croce questo pomeriggio. C’è una mamma che sta per dare alla luce la sua bimba. Dalla Rosa scattano Alessandra, Massimiliano e Marco. Via alla Costa. In un battibaleno arrivano in casa. C’è una nonna al telefono con il 118, una sorellina impaziente, una brava mamma e un papà premuroso che cerca di dare una mano. I volontari della Rosa, convinti di correre in maternità al San Paolo, non sanno però che, nel giro di pochi minuti, si trasformeranno in ostetrici e Bianca sarà quasi subito tra le loro braccia.
Arrivi in Croce Rosa in questo pomeriggio di vigilia di Ferragosto quando il termometro della macchina segna 37 gradi. Entri e vivi un’emozione con questi ragazzi che ti aspettano per raccontare una cosa troppo bella. C’è Alessandra che rosicchia due biscotti dopo l’insolita esperienza appena vissuta, Giulia che si complimenta con i suoi ragazzi. Poi c’è Massimiliano, ventitré anni, passione per la bici e per la Rosa. Gli trema ancora la voce per ciò che di bello è capitato.
“Un’esperienza che di certo non dimenticherò – ci racconta – sono così felice”. E questa emozione gliela leggi in volto; quei grandi occhi scuri da bravo ragazzo che sceglie di fare del bene. Nelle sue parole c’è quel raccontare che sta a metà strada tra la simpatia dei suoi anni e la meraviglia di essere volontario.
Finita l’intervista, rientriamo in sede. C’è Alessandra. Aggiunge che l’ambulanza con la quale sono andati a fare nascere la piccola Bianca è proprio quella dedicata al caro Sergio Spotorno, milite storico della Croce Rosa. Mamma e bimba sono trasportate da questi ragazzi nel reparto di maternità e stanno bene.
C’è aria di festa, vogliono offrirmi qualcosa ma, questa volta, la merenda la lascio a loro. Ne hanno proprio bisogno.