Savona. “Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Laila El Harim, operaia uccisa ieri mattina dalla fustellatrice a cui lavorava, presso l’azienda che produce cartoni per alimenti a Bombonette di Camposanto in Provincia di Modena. La strage va fermata: ribadiamo al Governo che occorre un patto per la salute e sicurezza sul lavoro”. Lo afferma Andrea Pasa, segretario generale di Cgil Savona.
“Basta parole, la sicurezza è un’emergenza nazionale che deve essere affrontata investendo nella prevenzione, rafforzando l’attività ispettiva, i controlli e la formazione – aggiunge – Inoltre le risorse del Pnrr destinate alle imprese e alle aziende devono essere vincolate al rispetto dei contratti e di tutte le norme su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, fino ad arrivare ad una vera e propria patente a punti per tutte le aziende”.
“Lo ribadiamo per l’ennesima volta: il tema della salute e la sicurezza non può concentrarsi esclusivamente attorno al dibattito sul green pass. La campagna vaccinale è fondamentale per garantire la salute dei lavoratori, ma è fondamentale aggiornare e migliorare immediatamente i Protocolli sottoscritti per contrastare e contenere la diffusione del virus Covid19 e soprattutto investire subito nella messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, dove si continua a morire a prescindere dall’emergenza dovuta alla pandemia. E’ necessario arrivare al più presto ad un accordo che coinvolga governo, sindacati, parti datoriali e tutti gli enti e soggetti istituzionali interessati affinché finalmente il Paese si doti di un piano strategico sulla salute e la sicurezza”.
“Si continua a morire nei luoghi di lavoro , anzi le morti bianche sono sempre più numerose, e investono trasversalmente tutti i comparti, soprattutto l’appalto e il sub appalto. Da inizio anno sono oltre 450 i morti sul lavoro, l’emergenza sta tornando quella di sempre con una questione che rende tutto ancora più drammatico , le morti per Covid per tanti , troppi lavoratori e lavoratrici dei comparti della sanità e non solo. Irregolare è oltre l’85% delle imprese controllate a livello nazionale (dato Inail Nazionale di maggio 2021) è un dato inaccettabile. Non basta più indignarsi ad ogni occasione , serve una volontà Politica forte che corra ai ripari immediatamente. Oggi e non domani”.