Savona. “Questa è la lista è formata da persone che rappresentano le imprese e la parte moderata e riformista della città, composta grazie a tutti i partiti riformisti che hanno collaborato per dare vita a una lista civic. La lista è composta da nomi di qualità e ha il simbolo di una Savona moderata e riformista”. Così il candidato del centro sinistra Marco Russo presenta la lista RiformiAMO Savona.
“Un’esperienza estremamente importante perché dà un contributo davvero forte al progetto che stiamo portando avanti – dice Russo -. Alla base c’è lo stesso spirito con cui si è composta l’alleanza. Ci troviamo davanti a Palazzo della Rovere perché rappresenta la chiusura della città negli ultimi anni, è il simbolo dei cancelli che vogliamo riaprire e dei tanti bandi perduti in questi anni. Bandi che sono la vera scommessa della nostra città”.
Un’azione di governo che si concentrerà sui giovani: “Non solo, questo è anche il palazzo che può guardare ai giovani e al futuro. Qui vogliamo collocarci la biblioteca e, più in generale, il nostro progetto è individuare delle ‘foresterie’ dove i giovani possano stare. Vorremmo realizzare in città delle sedi per accogliere gli studenti del Campus, intercettando una domanda che oggi non viene soddisfatta. Ma anche ospitare i giovani sportivi che oggi non siamo in grado di accogliere. E abbiamo anche una domanda di residenza da parte degli specializzandi medici. Per questo abbiamo scelto di presentarci qui”.
I CANDIDATI
I candidati consiglieri della lista sono: Artoni Daniela (61 anni, imprenditrice), Benzo Giuseppe (65 anni, medico), Canchingre Ganchozo Leonardo Fabian (43 anni, imprenditore), Carpano Massimiliano (25, addetto alla pianificazione della produzione aziendale), Caudullo Marco (22 anni, studente), Cavallo Guido (75, dirigente d’azienda in pensione), Cerati Angelo (69 anni, pensionato), Cosa Beatrice (28 anni, impiegata), Demontis Stefano (61, dipentente Ata), Fallara Sara (44 anni, dipendente), Fenoglio Franco (74 anni, geometra e presidente Uppi Savona), Fiumara Flavio (68 anni, artigiano), Folenghi Milo (47 anni, ingegnere), Frumento Giancarlo (72, pensionato), Giacoletti Alessandra (49 anni, Oss), Iustini Catia (53 anni, Oss), Laci Aida (47 anni, ristoratrice), Merialdi Mara (45 anni, esercente commerciale), Monicelli Daniela (49, dipendente Ferrovie dello Stato), Olin Elda (pensionata e consigliere comunale uscente), Ottonello Elena (29 anni, avvocato), Pasquali Barbara (51 anni, avvocato e consigliere uscente), Pastorino Viola (26, traduttrice di lingua cinese), Porro Ilenia (41 anni, avvocato), Pozzo Marco (60, tecnico radiologo), Recagno Stefania (53 anni, avvocato), Rizzari Patrizia (56 anni, impiegata), Scarfiello Pierina (67 anni, grafologa), Stocca Egone (57, ingegnere), Tocchi Gabriele (25 anni, sviluppatore informatico), Taramasso Maria Adele (23 anni, laureanda in ingegneria energetica), Vismara Cesare (47 anni, psicologo).
Gli interventi durante la presentazione
L’adesione a questa lista è stata motivata dalla speranza e dalla possibilità concreta di cambiamento: “Questa lista è la rappresentanza classica che si può essere uniti pur nelle peculiarità di ognuno – dice Barbara Pasquali di Italia Viva -. Abbiamo aderito con entusiasmo ad un’Agenda che cambia la prospettiva. Si parla sempre di cambiamento, ma per farlo serve una nuova prospettiva, quella che ha il Patto. In questi 5 anni di minoranza, spesso l’amministrazione non ha accolto delle proposte solo perché venivano da noi. Il nostro progetto è vincente perché parla a tutta la città e ai cittadini“.
“Ho una cartellina che contiene tutte le proposte consegnate in questi anni ai consiglieri di maggioranza e al vicesindaco: nessuna è mai stata realizzata – aggiunge Giancarlo Frumento -. Per questo il Comitato di Zinola ha deciso di aderire al Patto: visto quello che proponeva ci siamo messi a lavorare perche questa città malandata, sporca, triste e depressa cambi drasticamente. Da che esiste il mondo Savona non è mai stata così. È degradata persino via Paleocapa, il salotto di Savona. La città possiamo cambiarla solo noi, dall’altra parte c’è solo la destra… il centro siamo noi”.
La partecipazione attiva dei giovani: “Abbiamo aderito al Patto un anno fa, in un percorso iniziato 5 anni fa – ricorda Massimiliano Carpano, coordinatore provinciale di Azione -. Ci attende un lungo lavoro, perché Savona oggi è ‘stuck in the middle’, né carne né pesce. L’amministrazione precedente non è stata capace di accompagnare la popolazione in un progetto di città. Su 6 candidati del nostro gruppo, 5 sono under30″.
Un progetto che ha saputo convincere da subito: “Noi come +Europa – spiega Marco Pozzo – abbiamo sposato il progetto di Russo perché ci è sembrato molto ben definito. Dopo questa pandemia con cui ci battiamo ancora oggi Savona ha la necessità di riprendere il ruolo di capoluogo di provincia e di centro attrattivo per il turismo legato alle navi, senza il quale Savona andrebbe in sofferenza. La comunicazione, l’innovazione, l’ambiente e la salute saranno i punti cardine per i prossimi cinque anni. Chi avròà in mano la possibilità di gestire questi aspetti avrà in mano il futuro della nostra città”.
Un contribuito dato con le persone del volontariato e non del partito: “Noi abbiamo da tempo accordi col candidato Marco Russo in cui abbiamo trovato una persona molto attenta e corretta – dice Giuseppe Ferrando, segretario della federazione socialista di Savona -. Abbiamo scelto di scendere in campo in modo diverso da tutti gli altri, partecipando non con i nostri iscritti ma con persone che vengono dal mondo dell’associazionismo, persone vicine alle parti più problematiche della città. Siamo vicini alle persone in difficoltà perché ce lo insegna la nostra storia. Siamo qui per sostenere Russo con i nostri candidati”.
La lista supera i confini della città della Torretta e arriva a Milano: “Abbiamo quindi il piacere di avere Piercarla Delpiano savonese trapiantata a Milano – spiega Russo -, che ha dato lustro alla nostra città. Ricordando il suo legame con Savona partecipa simboleggiando il nostro legame con Milano”.
“Alleanza Civica, che io rappresento, è qui perché Savona è strategica in un disegno molto più ampio che si sta delineando – aggiunge Piercarla Delpiano – . Un percorso e un confronto che ha portato a gemmare diverse azioni dal basso come questa di Savona: un’esigenza che vede diverse sigle e bandiere lasciare l’alveo storico e mettere il cuore oltre l’ostacolo. Questo è lo spirito con cui è nata questa lista, come già accaduto con Beppe Sala a Milano. Abbiamo colto l’appello di Russo all’unità, mettendoci a disposizione di una città che ha bisogno di un grande rinnovamento. Palazzo Santa Chiara è un simbolo non solo del degrado, ma dell’isolamento in cui Savona è precipitata. Siamo qui per affrontare un’azione di rilancio, ridare la carica a una città ripiegata su se stessa”.
La città deve conquistare un ruolo trainante nel territorio: “L’egemonia genovese è stata più dannosa che proficua, dobbiamo avere il coraggio di dirlo. E Savona che dà la sua parte ogni giorno per il Nordovest, movimentando merci e traffici, deve tornare a legarsi con l’Europa attraendo nuove risorse. Abbiamo preparato una lista fortissima di persone serie e competenti, con spirito di servizio; ma chiediamo che questa coalizione possa fare da stimolo a una nuova progettualità per la città. Nuove relazioni, progetti e alleanze con Milano, Torino e l’Europa. Liberiamo le energie di Savona salvandola da questa situazione di degrado che sta intristendo tutti noi”.
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