L’atleta savonese Chiara Vincis convocata dalla Nazionale Italiana Fight1 (guidata dai Maestri Alessandro Zini di Genova e Domenico Iaia della Puglia) centra un altro importante risultato a Weiz in Austria dove dal 29 al 31 luglio si sono svolte le qualificazioni per la finale del campionato del mondo 2021.
Accompagnata dal suo maestro Andrea Scaramozzino alla guida della Asd Kick Boxing Savate Savona, ha brillato nel torneo con modalità “girone all’Italiana” dove tutte le atlete pari categoria di peso iscritte dalle varie Nazionali provenienti da diverse parti del mondo hanno combattuto tra loro acquisendo punteggio per ogni incontro vinto e dove le due finaliste con punteggio più alto si dovranno sfidare in data e luogo da destinarsi per la finale, chi tra le due ne uscirà vincente sarà proclamata campionessa del mondo 2021 cat femminile (60 kg). Impegnate nel torneo contro Vincis c’erano la francese Tebback e la croata Vidackovic. Vincis è riuscita a conquistare l’ambita finale.
Una grande sportiva savonese sul tetto del mondo che già in questi anni ha vinto due cinture mondiali e una europea ma che non nasconde un po’ di amaro in bocca per la gestione dello sport in Italia.
Vincis racconta che, confrontandosi con le altre nazione, si scopre che in altri Paesi per partecipare alle competizioni le ferie sul lavoro sono pagate dallo stato e in certe nazioni vale anche per gli allenamenti e i collegiali necessari per la preparazione di questi appuntamenti importantissimi. Inoltre, in caso di vittoria, gli atleti ad esempio in Francia vengono assunti in ferrovia o in polizia.
“Io e il mio coach – racconta la Vincis – abbiamo solo la fortuna di avere due stupendi posti di lavoro che non hanno mai creato alcun tipo di problema concedendo i giorni di ferie necessari per qualsiasi allenamento o trasferta sportiva. Però purtroppo siamo a conoscenza di tanti atleti che hanno dovuto scegliere tra il lavoro o lo sport, questo è inaccettabile! Lo sport ad alti livelli dovrebbe essere riconosciuto, tutelato e agevolato con apposite leggi”.
