Polemica

Ceriale, Sanna: “Il Comune irriga i prati e viola la sua stessa ordinanza”. Il sindaco: “Testo preparato d’urgenza, integreremo”

Sanna attacca: "Mi sarei aspettato maggior sensibilità, non un cattivo esempio". Romano replica: "Polemica al limite dell'assurdo, il verde pubblico è patrimonio di tutti"

Ceriale. “Il Comune di Ceriale viola la sua stessa ordinanza che vieta di utilizzare l’acqua per irrigare prati e giardini”. A lanciare l’accura è Rodolfo Sanna, del Meetup Ceriale in MoVimento.

“Chi mi conosce sa bene quanto sia a me caro il tema dell’acqua pubblica e quanto non ami gli sprechi – scrive – Perciò questo sabato mattina presto sono rimasto incredulo ed allibito nel vedere che in una giornata dove per tutti è vietato innaffiare orti, giardini e prati, a causa della preoccupazione per la notevole riduzione di risorse idriche, gli impianti di irrigazione oltre ad essere funzionanti a pieno regime versavano una quantità di acqua incredibile su marciapiedi e strade, creando tra l’altro anche pericolo per la circolazione”.

Lo scorso 17 agosto, infatti, il sindaco Luigi Romano ha emanato un’ordinanza che vieta di fatto l’utilizzo dell’acqua derivata dal pubblico acquedotto per usi diversi da quello alimentare domestico e per l’igiene personale; fino al 5 settembre è quindi vietato lavare cortili, piazzali e auto, riempire piscine o fontane e irrigare, orti, prati o giardini (in quest’ultimo caso con una eccezione, il martedì e il venerdì dalle 21 alle 24).

Inaccettabile che il Comune non rispetti la sua stessa ordinanza – tuona Sanna – tra l’altro proprio su un tema delicato come l’acqua pubblica sul quale mi sarei aspettato maggior sensibilità da questa amministrazione. Non basta firmare ordinanze perché le cose vadano bene, bisogna rispettarle e farle rispettare, prima di tutto per correttezza nei confronti dei cittadini e secondariamente per dare il buon esempio a tutti. Di cattivi esempi, purtroppo, abbiamo l’imbarazzo della scelta, non ne servono altri”.

“Confido in un sollecito intervento di chi di competenza per contenere il consumo di acqua, come stabilito dall’ordinanza, le segnalazioni a chi di dovere sono state già inviate – fa sapere – Ceriale merita più sensibilità, attenzione e cura anche in questo, l’acqua non va mai sprecata e ancor di più in un periodo dove le risorse idriche sono messe a dura prova”.

Il sito del Comune, d’altro canto, nella pagina che mette a disposizione l’ordinanza parla di “esclusione degli operatori professionali“; un’esclusione che, però, nel testo dell’ordinanza non compare. “Il testo è stato preso altrove, rifacendosi a quanto emesso da altri Comuni del territorio – spiega il sindaco Romano – perché ci è arrivata la richiesta da Servizi Ambientali di provvedere con una certa urgenza e non avevamo il tempo di predisporne una da zero. In ogni caso, la nostra volontà era quella di non includere i servizi pubblici e gli operatori professionali, anche perché non siamo ancora in una situazione di emergenza”.

“Penso che continuare a irrigare il verde pubblico sia un modo per tutelare un patrimonio che appartiene a tutti, non al sindaco o a un assessore – aggiunge – Per questo trovo che certe polemiche siano veramente al limite dell’assurdo. Detto questo, se il signor Sanna lo desidera, lunedì farò una integrazione autorizzando il servizio giardinaggio del Comune ad usare l’acqua per i beni comuni”.