Liguria. Il Cda di Banca Carige ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2021. Il primo semestre, soprattutto nella seconda parte, inizia a incorporare i primi tangibili effetti del nuovo modello di servizio e dei correlati investimenti tecnologici, che si stanno gradualmente approntando.
“Carige mantiene il suo forte presidio sulla qualità degli asset creditizi e prosegue nella marcia di recupero della redditività che diverrà più significativa nel corso dei prossimi trimestri in parallelo con il completamento delle varie attività previste nel piano. I progressi sono il risultato della forza del suo Personale e della fiducia confermata da centinaia di migliaia di famiglie e imprese. A loro il mio ringraziamento”.
Questo il commento di Francesco Guido, amministratore delegato.
Oltre ai risultati dei mesi passati sull’andamento dei volumi della raccolta e degli impieghi, si riscontra un robusto trend di crescita delle componenti core della top line dei ricavi (margine di interesse e commissioni nette) sia rispetto ai 6 mesi 20201 (+16,7% l’aggregato nei sei mesi) sia rispetto al primo trimestre 2021 (+8,9% la performance nel secondo trimestre); questo, senza considerare una componente non ricorrente contabilizzata nelle commissioni attive nel semestre derivante principalmente da commissioni riconosciute da Amissima in relazione ai collocamenti dei prodotti bancassurance.
La crescita risulta particolarmente significativa per il margine di interesse (€74,7 milioni nei sei mesi): +30,1% rispetto al primo semestre 2021 e +11,1% rispetto al primo trimestre 2021; anche le commissioni nette (€112,6 milioni nei sei mesi), considerate al netto della citata one- off (€107,4 milioni), mostrano una interessante accelerazione: +8,9%1 e +5,8% rispettivamente nei confronti semestrale e trimestrale.
Prosegue anche lo strutturale calo dei costi attraverso la contrazione delle spese per il personale (€108,5 milioni nei sei mesi; -6,2% annuo1, -0,6% rispetto al primo trimestre 2021) e il controllo delle altre spese amministrative della gestione corrente (€62,7 milioni nei sei mesi; +4,2% annuo che risente dei citati investimenti correlati alla messa a terra del nuovo modello di servizio, -3,9% rispetto al primo trimestre 2021).
La posizione di liquidità del Gruppo si mantiene solida, con cassa e attività libere prontamente stanziabili (Counterbalancing Capacity) che ammontano a € 3,3 miliardi, in aumento rispetto ai € 2,9 miliardi di marzo 2021, grazie alla cartolarizzazione ESG “PMI100” perfezionata a fine giugno 2021. Il Liquidity Coverage Ratio (“LCR”) si colloca al 192% (172% a fine dicembre 2020) e il Net Stable Funding Ratio (“NSFR”) è stimato maggiore di 110%, livelli superiori ai requisiti minimi prudenziali stabili dalla Vigilanza.
Il portafoglio titoli (al netto della partecipazione in Banca d’Italia) risulta pari a € 2,5 miliardi, di cui l’86,2% (€2,1 miliardi) è rappresentato da titoli di Stato e la duration è pari a 0,4 anni (0,6 a marzo 2021).
I crediti deteriorati lordi per cassa alla clientela valutati al costo ammortizzato ammontano a € 0,6 miliardi (€ 0,3 miliardi al netto delle rettifiche di valore) e risultano in marginale riduzione rispetto a dicembre 2020 (-1,6%) a conferma della tenuta della qualità del credito in portafoglio nonostante il perdurare del contesto pandemico.
Il primo semestre 2021 chiude con una perdita netta pari a € 49,9 milioni e si confronta con il -€ 97,8 milioni del periodo febbraio/giugno dell’esercizio 2020, e con il -€ 39,7 milioni del primo trimestre 2021.