Alassio. “In questi giorni si parla di calcio, tennis e vacanze, e il tema dei vaccini sembra aver perso slancio. Ma occorre riportarlo in prima linea, perché le proiezioni non sono buone: rischiamo una ripresa dei numeri non in autunno, ma già tra poche settimane. Vediamo cosa sta succedendo a Malta o Inghilterra: e se stasera dopo la partita ci saranno festeggiamenti, vedremo cosa accadrà tra 15-20 giorni…“.
E’ l’accorato messaggio lanciato da Francesco Bogliolo, direttore di Alassio Salute. Un appello da medico che chiede alla cittadinanza di tornare a mettere la vaccinazione tra le priorità, e ai media di sensibilizzare al problema: “Mi sembra si sia un po’ rallentato – spiega – Nei primi open day le dosi finivano in due ore, ora ne abbiamo ampie scorte. Non so perché… O la gente ha una ‘falsa sicurezza’ che l’epidemia stia scemando, e non è vero, oppure si è innescato un meccanismo per cui estate, vacanze, sole e spiaggia hanno modificato le priorità. Ma chi vuole essere coperto nel periodo scolastico deve vaccinarsi ora”.
“C’è una riduzione di sensibilità, occorre fare appello alla coscienza civica di tutti” avverte il dottore. Anche perché, mette in chiaro, “i dati che abbiamo portano a proiezioni non così favorevoli… la ripresa dei numeri potrebbe arrivare molto prima dell’autunno, già tra 20-30 giorni. Il caldo aiuta, ma aiuta molto di più il vaccino. Occorre riportare di nuovo il problema in prima linea. Ora si parla di calcio, tennis e vacanze, ma vediamo cosa succede a Malta o in Inghilterra e vedremo, se stasera ci saranno i festeggiamenti, cosa accadrà tra 15-20 giorni…”.
E anche nel tentativo di mantenere alta l’attenzione, la prossima settimana apriranno due nuovi hub privati in provincia di Savona: uno martedì ad Alassio, gestito proprio da Alassio Salute, e l’altro mercoledì a Cairo Montenotte (a cura di Cairo Montenotte Sunrise Srl). Due strutture gestite da privati, similmente a quanto accade a Genova con il maxi hub della Fiera del Mare, nel quale potranno quindi operare non solo i medici di famiglia ma tutti i professionisti. “E’ un modo per ‘allargare la platea’ perché avremo a disposizione più giorni della settimana, più dosi di vaccino e la possibilità di far lavorare più medici – spiega Bogliolo – inoltre saranno organizzati in modo tale da poter ovviare a eventuali esigenze, lavorando anche nei weekend o di notte”.