Savona. “Savona deve essere ripopolata. Deve attrarre nuove persone, gli stranieri devono essere integrati. Fa parte della sicurezza sociale, dobbiamo fare in modo che ci sia una realtà sociale che sia la migliore possibile”. A dirlo a margine del lancio del proprio programma elettorale è Angelo Schirru, il candidato sindaco dello schieramento di centro destra alle prossime amministrative a Savona, sostenuto da tutti i partiti della coalizione eccetto Liguria Popolare.
Attenzione anche a cogliere le occasioni che il Covid offre e con il post Covid si manterranno: “I lombardi e i piemontesi devono prediligere la nostra città piuttosto che i paesini anche per l’attività di smart working”.
“Le persone – sottolinea Schirru – devono venire qui perché la trovano una città bella e pulita”, è questo l’obiettivo che si pone di raggiungere Schirru se dovesse diventare il primo cittadino della città della Torretta. Infatti, tra i punti principali nel programma elettorale, il candidato ha posto l’attenzione sulla pulizia della città: “Ora Savona è poco pulita, lo hanno detto tutti. Sicuramente complice i grossi problemi che Ata ha dovuto affrontare in questi ultimi anni”.
La municipalizzata si occuperà della gestione del servizio di raccolta rifiuti fino a fine anno. Dal 2022 questo compito spetterà a una newco (Sea S.r.l.) composta per il 51% da Ata e per il restante 49%, venduto dalla stessa Ata, a una nuova azienda per cui è stata bandita la gara recentemente. La vendita comporterà il guadagno di 2,5 milioni di euro che aiuteranno a “coprire i debiti e assicureranno garanzie per i lavoratori”.
La nuova raccolta differenziata diventerà una raccolta porta a porta ma Schirru non è completamente convinto di adottare questo metodo indifferentemente per tutte le zone: “Io sono disponibile a mettere in campo nuove misure affinché la città sia più pulita. Ma il porta a porta può andare bene in un quartiere e non per un altro”.
“La pulizia è intimamente connessa al decoro – sottolinea Schirru -. Per questo dobbiamo puntare a sensibilizzare i cittadini. Noi possiamo fare tanto come amministrazione ma ci vuole un’alleanza e una condivisione delle problematiche con i savonesi stessi, altrimenti è una battaglia molto più difficile”.
Qui entra in gioco la teoria delle finestre rotte secondo la quale un quartiere in condizioni di degrado non scoraggia comportamenti “devianti”; viceversa un zona ben tenuta ha un effetto deterrente per atteggiamenti che danneggiano il decoro. Pulizia, decoro per garantire anche la sicurezza, l’altra parola d’ordine di Schirru. “Per migliorare questo aspetto si può incrementare la videosorveglianza ma sarebbe un tamponamento. Per incidere significativamente – conclude – è necessario agire alla fonte e procedere, quindi, con la riqualificazione dei quartieri”.
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