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Polemiche per la nuova Rsa a Savona, bocciata la proposta. La minoranza: “Case di riposo vuote”

"Le destinazioni del 'turismo d'argento' sono gli alberghi non le case di riposo"

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Savona. E’ stata bocciata dopo le polemiche in Seconda Commissione consiliare la delibera approvata in giunta che prevede la costruzione per la realizzazione della nuova Rsa in via Nizza a Savona. Sono previsti 120 posti letto, 22 posti letto di riabilitazione e 8 monolocali da destinare ad alloggio protetto e foresteria.

Il commento degli assessori competenti

“Si inserisce nel quartiere di Zinola, una zona che si presta a interventi che possano dare occupazione. Quest’iniziativa tende a fornire una risposta alle persone anziane che anche temporaneamente non possono vivere presso la propria abitazione“, così l’assessore alle attività produttive Maria Zunato presenta il nuovo progetto.

Avrà ripercussioni favorevoli su tutta l’economia locale sia direttamente che indirettamente. La cosa fondamentale che si rileva è l’occupazione e il lavoro. Per la gestione della casa di risoso – conclude Zunato – vengono occupate circa 100 persone tra dipendenti e liberi professionisti: direttore, psicologi, fisioterapisti, medici, infermieri, operatori addetti a pulizia e manutenzione, impiegati amministrativi”.

“E’ un terreno di proprietà di Arte che per decenni è rimasto inutilizzato. E’ stato ritenuto estremamente utile per il territorio ed è stato fatto un bando per la vendita. E’ stato acquistato da un privato, attratto dal progetto per il nuovo lungo mare, con l’obiettivo di dare vita a una residenza per anziani perchè ritenuto – conclude Arecco – un luogo ideale a pochi metri dal mare e in una zona con clima ideale“.

“Il progetto prevede una modifica del Puc” sottolinea Arecco che aggiunge che nella delibera è previsto un vincolo che “blinda” la destinazione d’uso scelta: “E’ prevista come unica destinazione ammessa l’attività assistenziale clinica privata. Sugli immobili realizzati potranno essere realizzate solo opere di manutenzione ordinaria e straordinaria. Non c’è scampo per fare qualcos’altro“.

“Non solo il mare, ma anche vicino al Campus – aggiunge Arecco – che è un centro di istruzione per persone specializzate nella fisioterapia e nella riabilitazione. Il vantaggio sarà ottenuto anche dalle visite dei parenti che vengono a trovare gli ospiti nella residenza facendo girare l’economia del quartiere e dando una spinta propulsiva al ‘turismo argento’“.

La dura replica dei consiglieri

“Quello che proeoccupa al di là dell’operazione in sè è la società – sottolinea il consigliere pentastellato Manuel Meles -. E’ inattiva, in perdita da tre anni e non ha dipendenti. Non si occupa di gestire case di riposo. C’è qualcosa che non torna nella società che vogliono procedere con questo intervento. Tra qualche anno nessuno vieta di cambiare nuovamente il Puc nonostante la clausola prevista nella delibera, la tutela sulla garanzia della destinazione d’uso non esiste“. “All’articolo 4 dello statuto della società – risponde Zunato – è previsto che possa gestire case di riposo e se ne occupano già ad Alessandria”.

“Il problema non è la realizzazione di posti di lavoro – aggiunge il consigliere del Partito Democratico Elisa Di Padova -, per fare questo occorre che ci sia una domanda. Abbiamo fatto un’analisi per il comune di Savona. La Gioiosa ha 100 posti letto, al momenti praticamente tutti vuoti, Opere Sociali Servizi ha in totale 261 posti letti, al Noceti non c’è utenza e ci sono altre strutture anche a Vado Ligure. In questo periodo post Covid non c’è domanda. L’offerta esiste già attualmente sul nostro territorio. E’ una pratica intempestiva perchè il Pnrr prevede lo sviluppo dell’assistenza domiciliare”. “Non è stata concessa l’autorizzazione di Alisa”, sottolineano Di Padova e Meles.

“In questa aula non sono stati detti dei ‘no’ a prescindere ma sono state chieste delle cose ben precise – dice il consigliere di Italia Viva Barbara Pasquali -. E’ stato detto con chiarezza che ci sono delle Rsa vuote dopo la pandemia. A Savona è necessario fare un’altra Rsa? Noi approviamo una variante senza aspettare il parere di Alisa?”. “Non credo che possa essere usato il tema del lavoro per sostenere questo progetto – aggiunge il consigliere di Rete a Sinistra Marco Ravera -. Se il nostro futuro è la costruzione di Rsa, non ce la passiamo benissimo”.

“L’attrattività di una Rsa per il turismo a me convince poco, l’anziano va in una struttura vicina ai parenti. Le destinazioni del ‘turismo d’argento’ sono gli alberghi non le case di riposo”, sottolineano i consiglieri Dem Cristina Battaglia e Elisa Di Padova.

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