Provincia. Incontri e riunioni dei comitati tecnici e degli amministratori locali, con la conferma dell’ordinanza regionale in merito al piano provinciale rifiuti del savonese che prevede il bacino unico (esclusa Savona) e l’affidamento in house del servizio di raccolta e gestione della nettezza urbana: sì alla proroga al 31 dicembre 2021, quindi la nuova “governance” sarà operativa dal prossimo anno, con un slittamento di altri sei mesi rispetto alle tempistiche inizialmente previste.
Un rinvio che era stato sollecitato per definire al meglio il piano e garantire Comuni e territori su forme e modalità del servizio in un quadro gestionale diverso rispetto al passato. Su questo fronte, specie per Cairo e alcune località valbormidesi, il dialogo è aperto e pronto a trovare soluzioni idonee sulla base degli atti già approvati dall’Assemblea dei sindaci e dal Consiglio provinciale.
Intanto per martedì prossimo la Provincia di Savona ha convocato le organizzazioni sindacali e i Comuni di Savona e Vado Ligure per fare il punto della situazione, anche con riferimento alla nuova scadenza fissata. Le sigle sindacali da tempo chiedono rassicurazioni sul passaggio al nuovo piano con il mantenimento dei livelli occupazionali nel settore dell’igiene ambientale, che in provincia di Savona conta oltre 600 posti di lavoro.
Sullo sfondo l’attesa del piano industriale relativo al bacino unico provinciale e allo stesso affidamento in house, al quale sta lavorando la società “Contarina”. Naturalmente, come confermato dall’ente provinciale, non appena sarà pronto e definito si aprirà un nuovo confronto operativo e conclusivo per essere pronti dal 1 gennaio 2022.
Il tavolo tecnico complessivo prosegue nel suo lavoro: tra gli aspetti anche la procedura con le società municipalizzate che svolgono attualmente il servizio, ovvero Finale Ligure (con la Finale Ambiente) e Albisola Superiore (con la Albisola Servizi).
L’ottimizzazione del servizio di gestione della raccolta dei rifiuti nell’ambito di un complessivo ciclo integrato, con un nuova impiantistica, rappresenta per la provincia di Savona una svolta epocale: riorganizzare il settore, favorendo economie di scala, razionalizzare e migliorare la raccolta, implementando al tempo stesso i livelli di differenziata da un punto di vista quantitativo e qualitativo, con una riduzione delle tariffe per i cittadini. Tutti obiettivi sui quali si vuole stringere per arrivare al traguardo.