Il savonese Michele Battistel ha concluso con successo il corso organizzato a Coverciano per diventare Match Analyst. Classe 1992, Battistel è un volto noto del calcio dilettantistico savonese e nelle ultime stagioni ha legato il suo nome alla Letimbro.
Il match analyst è una figura professionale che fa parte dello staff tecnico e a servizio dell’allenatore. “Il suo compito – spiega Battistel – è analizzare i dati relativi alle partite delle proprie squadre e degli avversari in maniera oggettiva. Si devono unire le competenze informatiche e tecniche a quelle specifiche del mondo del calcio in quanto il match analyst deve avere un background tecnico e tattico da allenatore”. Il corso, infatti, prevede ore dedicate alla tattica e alla tecnica del calcio, con docenti come Gianni Vio e Mario Beretta, e ore dedicate alla parte informatica. “Per via della pandemia – prosegue Battistel – c’è stata una parte online. Ma per fortuna ci sono state anche lezioni in presenza: vivere Coverciano è un sogno. In contemporanea, c’erano anche il corso Uefa A e lo staff della Nazionale che preparava le convocazioni per l’Europeo”.
La tesi finale di Michele Battistel è stata dedicata al Chelsea, in particolare al cambiamento della squadra nel passaggio da Lampard a Tuchel. Nel corso dell’esame, invece, bisognava analizzare due partite di campionati stranieri. “Ho dovuto lavorare su una partita dei belgi del Genk“, spiega.
“Perché ho scelto questo percorso? La mia prima passione è il calcio ma amo anche il mondo dell’informatica. Questo era il quinto corso a Coverciano sul tema. Questa figura mi ha sempre affascinato da quando l’ho scoperta. Durante la pandemia, senza calcio, mi sono dedicato allo studio teorico del pallone. Non so se ci saranno sviluppi o se il diploma rimarrà appeso al quadretto. L’ho fatto principalmente per scoprire di più su questo mondo e su come si evolve. La Nazionale di Mancini sta segnando una bella strada. Mi auguro comunque di poter iniziare a lavorare in uno staff e fare esperienza”, racconta Battistel.
Infine, un riflessione sulla tecnologia: “Non si può far finta che non esista. La cosa importante però è l’analisi, che si può fare in qualsiasi categoria ormai, dato che con un semplice smartphone si possono riprendere le partite. Per fare le cose seriamente non si può prescindere da analisi oggettive”.




