Voto unanime

Consiglio regionale dice Sì a legge su green pass per visite negli ospedali

Le minoranze rivendicano la paternità della normativa, Pastorino: "Toti dimentica le nostre richieste e oltre un mese e mezzo di dibattito"

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Liguria. “Oggi abbiamo approvato una legge che è stata chiesta urgentemente per evitare un cortocircuito tra le regole regionali per l’accesso dei parenti in ospedale e le regole del garante della privacy. Le minoranze hanno consentito, con una calendarizzazione rapidissima, di non vedere chiusi gli accessi agli ospedali che è un elemento importante di recupero della normalità in un periodo difficile: un buon risultato, ma adesso si devono recuperare i ritardi nelle liste d’attesa e nelle visite”.

Lo dichiara Luca Garibaldi capogruppo Partito Democratico-Articolo 1 Regione Liguria sull’approvazione della nuova legge regionale. La Liguria sarà la prima regione in Italia a dare il via libera alla legge che regolamenta l’accesso di familiari e visitatori, in possesso di Green pass, all’interno delle strutture ospedaliere. Attualmente le norme nazionali in vigore consentivano di entrare solamente nei pronto soccorso, d’ora in poi sarà possibile accedere anche nei reparti di degenza.

Questa mattina il consiglio regionale ha approvato all’unanimità il disegno di legge 85 “Disposizioni in materia di accesso di familiari e visitatori a strutture ospedaliere per il contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19”. Il provvedimento definisce le disposizioni organizzative per l’accesso di famigliari e visitatori alle strutture ospedaliere: viene consentito l’accesso a familiari e visitatori, in possesso della certificazione verde (Green pass) Covid-19, secondo le modalità definite da Alisa.

Il direttore sanitario della struttura ospedaliera può adottare misure precauzionali più restrittive per prevenire possibili trasmissioni di infezione. Le certificazioni “verdi Covid19” sono esibite dai familiari e dai visitatori, al momento dell’accesso alle strutture, esclusivamente ai soggetti incaricati delle verifiche e nel rispetto delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali. Il documento vieta la possibilità di raccolta, conservazione e successivo trattamento dei dati relativi alla salute contenuti nelle stesse certificazioni.

“Da tempo chiedevamo una regolamentazione per quanto riguarda le visite dei parenti negli ospedali e Rsa – aggiunge in aula il consigliere regionale Partito Democratico-Articolo1 Roberto Arboscello – per questo abbiamo votato favorevolmente, ma chiediamo che ci sia un attento monitoraggio sul modo in cui questa norma verrà applicata nei diversi distretti, vista anche la ripresa dei contagi dovuta alla variante Delta”.

Sulla via libera odierna non mancano polemiche: era il 3 giugno 2021 quando il vice presidente della commissione Sanità, nonché consigliere regionale e capogruppo di Linea condivisa Gianni Pastorino scriveva al presidente Toti, al commissario straordinario di Alisa, e per conoscenza a tutti i direttori generali della Asl e delle strutture del policlinico San Martino e dell’ospedale Galliera di Genova, per porre l’attenzione proprio sulla questione relativa alle visite in ospedale: “Con quella lettera il mio obiettivo era di sottolineare l’importanza di poter permettere, di autorizzare, con tutte le cautele del caso, le visite alle pazienti e ai pazienti in ospedale, – dichiara il capogruppo di Linea condivisa Gianni Pastorino – proprio in quella nota mettevo in evidenza come fosse stato assolutamente giusto, in una fase acuta della pandemia, per tutelare operatori sanitari e pazienti, interrompere ogni forma di contatto con l’esterno, nonostante il dolore di non poter visitare i propri cari”.

Nelle scorse settimane il consigliere regionale Gianni Pastorino, di fronte ad un considerevole abbassamento del contagio, dove una parte della popolazione aveva scelto di vaccinarsi, ha proposto, come detto sopra, attraverso una lettera indirizzata al presidente Toti, di permettere, con tutte le tutele del caso sia per il personale sanitario che per i pazienti, reali visite alle persone ricoverate.

“Naturalmente oggi, dopo circa un mese e mezzo da quella nota, siamo stati chiamati urgentemente a votare un atto di normazione primaria, ovvero una legge, affinché i parenti possano andare a visitare chi è ricoverato in ospedale – spiega il consigliere Pastorino –. E nonostante i nostri richiami, come opposizione, e nonostante chi in 72 ore, ossia tutti i partiti della minoranza (Linea Condivisa, Lista Sansa, Partito democratico e Mov5stelle) si siano impegnati per l’approvazione di questa legge, il presidente Toti ha affermato che siamo la prima Regione che affronta la materia, dimenticando tutto il dibattito di un mese e mezzo, le richieste fatte e anche l’apertura dell’opposizione a lavorare su un disegno di legge in 72 ore”.

“Un ottimo modo, caro presidente, di rigirare la frittata, ma d’altra parte la politica per Lei è sempre far spettacolo, comunicazione, nonostante la sostanza e l’impegno spesso ce lo mettano gli altri”, chiosa duramente il capogruppo di Linea condivisa Gianni Pastorino.

“Siamo davvero felici di poter annunciare che dopo il lavoro in II Commissione, e il successivo passaggio in aula di oggi, abbiamo avuto la possibilità di approvare, con voto unanime, una nuova legge regionale che ci consente di riaprire le strutture ospedaliere ai parenti dei degenti – dichiara Lilli Lauro, consigliera di Cambiamo! in Regione Liguria – Il testo, approvato ieri dalla Giunta regionale, mira a equilibrare le esigenze di tutela della salute e di contrasto alla diffusione del virus con il rispetto dei diritti dei cittadini all’assistenza, alla visita e al supporto alle persone ricoverate”.

“Si può tranquillamente affermare che la Liguria sia una regione all’avanguardia in Italia nella regolamentazione degli accessi alle strutture ospedaliere, dotandosi di uno strumento che garantisce l’ingresso in sicurezza negli ospedali per i parenti dei degenti, tutelando anche la privacy dei cittadini che effettuano la visita. – conclude la consigliera arancione e componente della II Commissione – Il testo approvato in aula, inoltre, regola in maniera inequivocabile l’utilizzo del Green pass, disponendo che i familiari e i visitatori che hanno necessità di effettuare l’accesso in una struttura ospedaliera dovranno esibire la certificazione verde solo e unicamente ai soggetti incaricati della verifica”.

“In questo modo si esclude la raccolta, la conservazione e il trattamento dei dati personali relativi alla salute, contenuti nel certificato, consentendo l’ingresso nella struttura nel totale rispetto della privacy dei cittadini”.

Il consigliere regionale di Cambiamo Alessandro Bozzano: “In consiglio regionale abbiamo appena approvato, con voto unanime, una nuova legge che ci consente di riaprire le strutture ospedaliere ai parenti dei degenti, in possesso di Green Pass. Siamo la prima regione in Italia a muoverci in questo senso, la legge nazionale attualmente consente di entrare unicamente nei pronto soccorso. Con questo provvedimento, in Liguria sarà possibile accedere anche ai reparti di degenza, con uno strumento che garantisce l’ingresso in sicurezza, tutelando anche la privacy dei cittadini. Possiamo quindi ritenerci una Regione all’avanguardia nella regolamentazione degli accessi alle strutture ospedaliere. Il testo della nuova legge regionale, approvato ieri dalla Giunta, mira a equilibrare le esigenze di tutela della salute e di contrasto alla diffusione del virus, con il rispetto dei diritti dei cittadini all’assistenza, alla visita e al supporto alle persone ricoverate. Viene inoltre regolato in maniera inequivocabile l’utilizzo del Green pass, che dovrà essere esibito ai soggetti incaricati della verifica”.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti, rispondendo alle osservazioni di Pastorino, ha ricostruito la storia del provvedimento ricordando le sollecitazioni giunte dal Consiglio per permettere l’accesso in sicurezza dei visitatori negli ospedali liguri, la successiva circolare emanata da ALiSa e, infine, le obiezioni del Garante della Privacy.

“Con il voto di oggi in consiglio – ha detto – diamo una copertura con legge primaria a quella circolare e mi auguro che il Governo e il Garante la ritengano coerente, credo, infatti, che il consiglio abbia la sovranità per intervenire, anche rispetto al Garante, e dare copertura ad una prassi già in corso”.