Liguria. “E’ inconcepibile che Autostrade abbia deciso di chiudere per due settimane in pratica l’unico accesso alla città senza aver considerato che, nello stesso periodo di tempo, i treni che scendono dalle Valli Stura e Orba saranno sospesi per i lavori del Terzo Valico come comunicato già da tempo”.
L’assessore regionale Gianni Berrino interviene in merito alla chiusura, che avverrà nel mese di agosto, della tratta autostradale Genova Aeroporto-Genova Prà.
“Il problema deve essere risolto subito perché tantissimi pendolari, che quotidianamente dal basso Piemonte si recano a Genova per lavoro o per altri motivi, non potendo usare il treno, si ritroveranno deviati su quella autostrada con tratta interrotta: tengo a precisare che quando è stata presentata la necessaria chiusura della ferrovia per gli indifferibili lavori per il Terzo Valico nulla si sapeva di quella autostradale”, conclude Berrino.
“È sconcertante constatare come la Giunta Toti, nonostante i proclami, non abbia ottenuto nulla. I cantieri autostradali sono infatti tutti confermati e con essi i gravissimi disagi per cittadini e turisti. Eravamo rimasti con la promessa, subito disattesa peraltro, del blocco totale dei cantieri nel periodo estivo. Accordo concordato con chi, di grazia? E poi, i verbali degli incontri dove sono? Ad aprile, Toti e Giampedrone avevano dichiarato di aver “concordato due stop per la settimana pasquale e il ponte del 2 giugno, fino ad arrivare al blocco totale dei cantieri nel periodo estivo, dalla seconda settimana di giugno fino a metà settembre”. Chi sottoscrive un accordo in genere dovrebbe conservarne traccia” dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi.
“La scorsa primavera, Regione Liguria aveva chiesto di rivedere tutta la programmazione dei lavori: dunque sapeva, esattamente come ha confermato anche l’ispettore del MIMS Placido Migliorino. Non ci sono state decisioni improvvise: Toti sapeva e se avesse la bontà di rendere noti i verbali degli incontri, ne avremmo contezza. La verità è che dopo un anno passato a stracciarsi le vesti perché sotto il Governo Conte 2 le concessionarie erano state obbligate a fare lavori troppo a lungo rimandati, ora la Giunta non sa come comportarsi. O forse sì: prima si indigna, poi “comprende” le necessità”, conclude Tosi.
“E’ preoccupante che già da febbraio la Regione Liguria fosse a conoscenza del piano dei cantieri sulla A10 in direzione Ponente e che oggi la stessa Regione si stupisca di questi interventi. Questa è una ulteriore prova che sul tema cantieri e programmazione lavori ci vuole maggiore chiarezza e un intervento nazionale: Aspi ha gravi responsabilità ma la Regione agisce in ritardo e senza la minima programmazione”, è il commento di Luca Garibaldi, capogruppo del Partito Democratico-Articolo1 in Regione.
“E’ necessaria una sede regionale che coordini tutti i lavori, dalla viabilità ordinaria a quella ferroviaria e autostradale, e che abbia un quadro generale degli interventi previsti, come abbiamo proposto da tempo. Il fatto che la Regione sapesse da febbraio di questo intervento e che ad oggi, a distanza di sei mesi, ci ritroviamo ancora in questa situazione, con i cantieri aperti a metà agosto senza possibilità di modifiche, è la dimostrazione che la Regione non si sta dimostrando in grado di portare avanti il suo ruolo di coordinamento, che è invece indispensabile, viste la situazione in cui versa la viabilità ligure”, aggiunge Garibaldi pensando agli ulteriori disagi che turisti e genovesi dovranno affrontare per spostarsi sulle strade liguri.
“In queste ore l’assessore ai Trasporti Berrino denuncia che i lavori in autostrada non considerano quelli sulla rete ferroviaria nello stesso periodo. E giudica inconcepibili gli interventi sull’A10. Ma c’è una domanda: non si parlano in Giunta con l’assessore Giampedrone che siede ai tavoli di confronto con autostrade? Fino a quando si dovrà aspettare per avere una sede unica di programmazione degli interventi sulle infrastrutture?”, conclude il capogruppo Pd in Regione.