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Vaccini in Liguria, riduzione di 15mila dosi alla settimana dopo lo stop ad AstraZeneca e Johnson

L'annuncio di Toti in Consiglio regionale: "Non sono previste ulteriori forniture di Pfizer e Moderna"

Generica

Liguria. Lo stop alla somministrazione dei vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson sotto i 60 anni “comporterà verosimilmente una riduzione di 15mila vaccini alla settimana per il momento in assenza di ulteriori forniture di Pfizer e Moderna che non sono state rimodulate insieme alla decisione del ministro”.

A dirlo è stato il presidente Giovanni Toti rispondendo a un’interrogazione sugli open day presentata da Ferruccio Sansa in Consiglio regionale.

Toti ha ricordato che la campagna “era arrivata a 108mila vaccini la settimana scorsa, quindi circa il 7% della popolazione vaccinato settimanalmente“. L’impossibilità di immunizzare i più giovani con AstraZeneca, sia per le prime dosi sia per i richiami, provocherà quindi una contrazione di circa il 15% del ritmo di vaccinazione visto che non è previsto al momento un aumento delle consegne di sieri con tecnologia a mRna, considerati sicuri per tutte le fasce d’età compresi i pazienti fragili.

Proprio per recuperare il più possibile il terreno perduto da stamattina il call center della Regione sta contattando le persone che hanno prenotato la prima dose di vaccino anti-Covid per proporgli di anticipare la loro somministrazione. Per questa operazione saranno impegnati inizialmente 15 operatori, che saliranno fino a 50 nei prossimi giorni. Si prevede di contattare circa 10mila persone in una settimana.

Toti ha ribadito che la Liguria si adeguerà completamente alle indicazioni del Cts: “le agende AstraZeneca sono state chiuse ai cittadini sotto 60 anni. I prenotati sulle agende AstraZeneca in attesa della prima dose riceveranno un vaccino mRna. Restano aperte le agende AstraZeneca per i cittadini al di sopra dei 60 anni. Per la seconda dose, se inferiori a 60 anni riceveranno un vaccino Pfizer/Moderna”.

In Consiglio regionale Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta di conoscere quali iniziative intende intraprendere per garantire l’accesso effettivo alle prenotazioni per le vaccinazioni da parte dei soggetti stranieri temporaneamente presenti e per i cittadini europei attualmente in Italia.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha illustrato la relazione tecnica di ALiSa spiegando che, sulla base dell’ordinanza del Commissario per l’emergenza Covid del 20 marzo scorso, “sono già attivi in tutte le Asl percorsi per non residenti”.

“I soggetti che appartengono per fasce di età alle categorie prioritarie – ha aggiunto – saranno segnalati e inseriti nel sistema di prenotazione”.