Cairo Montenotte. Continua il viaggio alla scoperta delle metodologie e del pensiero sportivo dei migliori vivai liguri, che ha avuto come tappa la visita al campo di allenamento dell’ASD Cairese 1919.
È stato un pomeriggio umano e calcistico davvero molto interessante, una esperienza di quelle che non si dimenticano, dove abbiamo toccato con mano un lavoro dirigenziale e tecnico di alto livello.
Quanto è importante la formazione? “È fondamentale”, hanno risposto all’unisono in casa Cairese ed il tutto “Deve avvenire attraverso un processo di apprendimento e crescita singola e di gruppo in campo e fuori dal rettangolo di gioco”.
Squisito padrone di casa è stato Franz Laoretti, il direttore generale della società.
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“La società Cairese è anomala in tutto e per tutto – afferma il direttore – soprattutto perché a livello dilettantistico siamo conosciuti non solo per le buone prove che la Cairese sta dando negli ultimi anni, sempre ai vertici in qualsiasi campionato giochi, ma anche per i risultati a livello giovanile, con i nostri ragazzi che sono continuamente chiamati dalle società professionistiche, convocati nelle rappresentative nazionali”.
Siamo conosciuti da più di trent’anni per le organizzazioni dei tornei – continua Laoretti – nella prossima stagione passeremo ad allestire ben sei tornei internazionali. La nostra società è una vera e propria azienda, lavoriamo molto nel sociale, abbiamo una squadra composta da ragazzi con difficoltà psichiche”. Cristian Kosiqi (ndr, classe 2005, unico giocatore ligure convocato) è stato chiamato con la rappresentativa nazionale dilettanti Under 16, è appena tornato da Roma per il primo raduno, in previsione del Torneo delle Regioni, che si disputerà in Trentino la prossima settimana”.
“Negli ultimi anni abbiamo portato tre ragazzi in Nazionale – dichiara, con orgoglio, Laoretti, mentre gli altri erano Fabio Moretti ed il 2001 Brignone. Sergio Soldano è una figura fondamentale per il nostro settore giovanile ed è accompagnato da tecnici di alto livello, abbiamo 21 tecnici tesserati, che seguono tutte le squadre giovanili”.
“Per quanto riguarda la prima squadra, siamo contenti del risultato straordinario fin qui ottenuto – continua Laoretti – Finale e Cairese sono due realtà che possono fare la Serie D, sono due società storiche con dietro cittadine importanti. Come Cairese siamo fuori, da un po’ di anni, dalla Serie D, ma abbiamo tanta voglia di dimostrare che la Cairese piò stare nella categoria superiore. Abbiamo fatto una programmazione partita sei anni fa e siamo particolarmente vicini all’obiettivo e e non dovessimo riuscirci quest’anno , ci riproveremo il prossimo anno”.
La nostra visita esclusiva si è poi spostata sul campo dove Sergio Soldano, responsabile tecnico del settore giovanile della Cairese, era alle prese con alcuni piccolissimi atleti, ai quali ha iniziato, con la consueta maestria, ad insegnare l’abc del gioco del calcio.
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Lo stesso tecnico italo argentino, ad una precisa domanda, ha detto la sua sull’importanza dello spazio e del tempo nel gioco.
“L’Olanda ha contaminato la sua maniera di lavorare nel calcio – attacca Il tecnico italo argentino – guadagnando spazio all’acqua… e tutto quello che è nel calcio lo hanno dovuto interpretare alla stessa maniera, cercando di guadagnare spazio e tempo. Se qualcuno osserva come è fatta Barcellona dall’alto, vede tanti quadrati ed allora andiamo a vedere come sono usciti i rondos (ndr, esercitazioni tecnico tattiche finalizzate al possesso palla, incentrate su gesti del passaggio, preciso e veloce e della ricezione orientata). Il principio di Cruyff comanda ancora, perché fondamentali nel calcio sono lo spazio dei tempo”.